GOMORRA. Fiume di polemiche per la fiction tv

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Da un lato chi si indigna per l’immagine di Napoli, dall’altro chi sostiene che la città ne trae solo vantaggi. Unica cosa certa è che Gomorra, serie tv girata tra le Vele e prodotta da Sky, sta facendo parlare e discutere ancor prima di arrivare in video. Una guerra a colpi di dichiarazioni che vede tra i protagonisti il presidente della municipalità Angelo Pisani, convinto che la fiction non farà altro che «infangare agli occhi del mondo l’immagine di un quartiere dove vive lavora una stragrande maggioranza di cittadini onesti». Senza volersi schierare da un parte o dall’altra, c’è da sottolineare che per ora l’effetto di questa polemica è stato quello di catalizzare ancor più l’attenzione dei cittadini, non solo napoletani e creare attesa. Inoltre, nei giorni scorsi è stata anche annullata la manifestazione «Un’altra Scampia è possibile», proiezione di una serie di cortometraggi che dovevano essere proiettati nell’Auditorium del quartiere a Nord di Napoli. Lavoro realizzato dai ragazzi di alcune associazioni di Scampia e finanziati da Sky e Cattleya dopo le proteste per la realizzazione della serie tv Gomorra (Sky e Cattleya sono in co-produzione). Ma quanto interessa questa polemica alla gente che a Scampia ci vive? Probabilmente poco o nulla, in molti non sanno neanche di cosa parli la fiction e quale sia l’oggetto del contendere. Forse chi vive in quella che purtroppo è una delle periferie più degradate di Napoli preferirebbe che ci si battesse con tanto ardore per questioni più concrete e meno mediatiche.

Raffaele Nespoli

Raffaele Nespoli
Chi non conosce la verità è uno sciocco. Ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

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