SI LASCIANO TUTTI. Storie di vite e sentimenti precari nel nuovo libro di Laudiero

copertina SI LASCIANO TUTTI

Dice che è nato a Milano per sbaglio, e infatti lo definiscono il Woody Allen napoletano, perché è di famiglia partenopea doc e dei suoi conterranei conserva l’inconfondibile, scanzonata ironia. Simone Laudiero, 35enne autore tv di “Camera Café” e della webserie “Kubrick – Una storia porno”, torna in libreria con un secondo romanzo, per costruire la casistica semicomica della  separazione senza età. Esce con Sperling & Kupfer il suo Si lasciano tutti (pagg. 320, euro 14,90) in cui declina il precariato esistenziale in chiave sentimentale. Ecco dunque che il trentenne Roberto, con un lavoro di segreteria non meglio definito e una storia d’amore poco travolgente, che decide di andare a convivere con la fidanzata Sandra. Ma a rompere le uova nel paniere ai due fidanzatini ci pensa la nonna di lei che,a dispetto dei suoi ottant’anni, annuncia il divorzio dal nonno e, tornata single, vuole pure tornare da Pietraroja a Napoli e sfrattare la nipote che, si da il caso, abita a casa sua. Roberto però non ci sta, a farsi rovinare i piani, e inizia a scavare nella vita di famiglia, per scoprire il perché di questa separazione quantomeno tardiva. Si ritrova così di fronte a un mistero familiare che svela suo malgrado, con esiti imprevedibili. Attorno a lui, Sandra e famiglia, una serie di amici con vicende sentimentali fatte e sfatte, con vite vissute di corsa, lavori sempre in bilico o sempre altrove, e storie con il cartellino di scadenza in evidenza. Segno di una tendenza dei tempi, dove non c’è spazio per la programmazione quando il lavoro è da schiavi o è sempre a tempo determinato, e dove anche chi è over age pensa di non essere più obbligato a percorrere sempre la stessa via, e di avere ancora la chance di cambiare, prima che sia troppo tardi. Laudiero è tenero e fa sorridere, perfido e brioso, soprattutto nei dialoghi. In fondo quello di “pittare” con pochi tratti persone e personalità è un talento tutto napoletano.

Ida Palisi

Ida Palisi
I was in the middle when I knew I had begun.

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