NAPOLI, RABBIA A SAN SIRO. Sconfitta amara con l’Inter, gol in fuorigioco di Icardi. Squadra ancora in silenzio stampa

MILANO – La notte di “San Siro” è solo nera, l’azzurro è quello delle maglie del Napoli… ma è sbiadito. Nel momento più importante della stagione la squadra si smarrisce. Higuain l’abbandona  al suo destino facendosi squalificare per una follia. Gli azzurri accusano la fatica di una stagione intensa, massacrante. Le alternative non assicurano la qualità necessaria e Gabbiadini, con questo modulo, non può essere il vice-Pipita. La sensazione è che le squadre di testa stiano meglio anche fisicamente e percepiscano fameliche le difficoltà del Napoli. Sarri non pare avere gli strumenti per fornire un nuovo slancio a chi, dall’inizio dell’anno, canta e porta la croce. A Milano si rivede Hamsik, eppure non basta a riprova che l’unico calciatore determinante resta Higuain. Nelle ultime partite il Napoli dovrà lottare in una palude, piena di insidie e di “errori” arbitrali condizionanti che oramai si susseguono. Il silenzio stampa è una fuga inutile dalla realtà. Da Milano si torna con un carico di incognite pesante come un macigno. E ancora con le bocche cucite. L’unico che vorrebbe parlare urlare dire chissà che cosa è il presidente, Aurelio De Laurentiis. Tensione palpabile a Milano, nel dopo gara, negli spogliatoi. Il gol di Icardi il detonatore di una bomba che potrebbe esplodere. Una bomba che viene disinnescata dall’intervento dell’entourage azzurro, addirittura della vicepresidente e consorte, la signora Jaqueline. Una vicenda che potrebbe però avere strascichi addirittura a livello di equilibri federali. Pare proprio che stavolta De Laurentiis non sia più disponibile a passarci sopra.

insigne

Strascichi che potrebbero avere anche alcune scelte di Sarri, in particolare la doppia sostituzione a 4 minuti dall’inizio del secondo tempo che ha coinvolto anche Insigne. Il giocatore non ha apprezzato e l’allenatore non ha spiegato. La cosa peggiore che possa accadere è che si rompa il giocattolo proprio sul finire del torneo. Nel momento peggiore, in cui tutti devono essere determinati e remare nella giusta direzione.

 

Pier Paolo Petino
Mi emoziona l'impresa sportiva, l'uomo che supera i propri limiti e vince. Lo sport come metafora della vita, raccontarlo è la mia passione.

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