FOLLIA NAPOLI, FUORI DALLA COPPA ITALIA. Sarri insulta Mancini, entrambi espulsi. KO con l’Inter al “San Paolo”

Una notte di follia. Di quelle che si scatenano improvvise e inaspettate, ma stavolta a bordo campo, tra le due panchine, dove al contrario la moderazione dovrebbe regnare sovrana e la trans agonistica non dovrebbe avere il sopravvento.
Nella sconfitta del Napoli al “San Paolo” contro l’Inter per i quarti di finale di Coppa Italia, entra a gamba tesa l’episodio che nel finale di gara coinvolge i due allenatori. Sarri, non nuovo a questo tipo di intemperanze, dopo un battibecco a distanza causato dall’equivoco dei minuti di recupero, insulta pesantemente Mancini. Un’esplosione di rabbia percepita anche dalla tribuna, nei confronti del tecnico nerazzurro, che nel corso dell’intera gara non ha fatto nulla per evitare provocazioni, sia personali che da parte dei suoi giocatori (Handanovic ha impiegato non meno di 2 minuti ogni volta che doveva rimettere la palla dal fondo).
Insulti che Mancini non vedeva l’ora di raccontare a favore di telecamere e che hanno squassato la notte napoletana nell’etere nazionale, trasformando un battibecco di campo, seppur particolarmente colorito, in un caso nazionale. Che ha coinvolto anche la comunità omosessuale, alla quale si è preteso che Sarri facesse le scuse pubbliche per il “frocio” urlato a Mancini.

Una tempesta in un bicchiere d’acqua, uno scambio di epiteti comune in tutti i campo di calcio, dalla terza categoria ai mondiali, sul campo e sugli spalti. Ma che questa volta, complice anche la fragilità della società azzurra, in particolare modo per quanto riguarda il settore della comunicazione, si è trasformata in un’ariete scagliato dal carrarmato interista contro il club di De Laurentiis. Vicenda che fa passare in secondo piano il discorso tecnico, che pure avrebbe potuto avere un interesse se si considera che il Napoli ha scelto di affrontare l’appuntamento con una rivale diretta per il titolo mandando in campo le seconde linee, tenendo in panchina per un tempo e mezzo Higuain e Hamsik e palesando enormi limiti strutturali, specialmente a centrocampo. Eppure le parolacce di Sarri hanno avuto il sopravvento. Nell’italietta benpensante la sfortuna è stata che ad avere i diritti della gara fosse la Rai, bigotta e ipocrita, impiccata a un ruolo di moralizzatrice che non le si addice per niente. Dagli studi si sono sentite domande imbarazzanti, specialmente quelle rivolte a Sarri da colleghi di navigata esperienza. Manca poco che non lo si mandi ad arrestare per “lesa maestà”. Si dovrebbe chiamare in causa Sartre che in uno dei suoi romanzi più famosi, “La Nausea”, catapultava il povero Roquentin “tra feroci persone dabbene”. Quelle col cappottino di taglio sartoriale e il capello fluente anche a 50anni. Insomma, ci siamo capiti…

PH CREDIT || DANILO ROSSETTI

Pier Paolo Petino
Mi emoziona l'impresa sportiva, l'uomo che supera i propri limiti e vince. Lo sport come metafora della vita, raccontarlo è la mia passione.

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