UN “GIRETTO” IN INDIA PER RITROVARSI ALLA RICERCA DEL PROPRIO GURU. Jacopo Ceccarelli racconta la sua esperienza nel libro “Il mitico viaggio in India”

Zaino in spalle, scarpe comode e soprattutto tanta voglia di ritrovare se stessi. “Il mitico viaggio in India” (Anukalana Publications) è il racconto della vera storia del primo viaggio in Asia di Jacopo Ceccarelli, insegnante di yoga e meditazione conosciuto in Italia ma anche all’estero.
Il libro si apre con una mappa del percorso effettuato dall’autore che, come in un diario di bordo, racconta episodi ed esperienze vissute sempre con una buona dose di ironia. In un mondo dove la velocità la fa da padrone, ritrovare se stessi diventa un’ impresa ardua. Lo yoga e le sue tecniche sono fondamentali per ritrovare serenità e, perché no, anche l’ agognata felicità sperando di incontrare il proprio “Guru”.

Come si è avvicinato allo yoga?
Mi sono avvicinato allo Yoga in seguito a una crisi esistenziale che mi ha portato a riflettere sul significato delle cose e su come stavo usando le mie energie nella vita… avevo tutto quello che si poteva desiderare a quell’età: macchina, moto, lavoro, amici, ecc. ma non ero felice. Così un giorno dopo aver perso un importante ingaggio come musicista, mentre mi chiedevo cosa fare nella vita, il mio sguardo è caduto su un libro: Siddharta di Herman Hesse. Da lì è iniziato il mio viaggio nello Yoga. Una scoperta che mi ha affascinato da subito e da autodidatta ho iniziato a praticare ciò che imparavo dai pochi libri in commercio allora. Il viaggio in India è stato il passo per andare alla fonte.

Ci parla della sua esperienza in India che descrive nel suo libro?
È stato un viaggio incredibile, ricco di scoperte ma anche di sfide. Ero un ragazzo giovane e pieno di voglia di conoscere il mondo ma anche frenato da molte paure e tanti dubbi. L’incontro con gli indiani e con la loro cultura ha cambiato radicalmente il mio modo di vedere tante cose, soprattutto il significato della vita. Lì ho conosciuto persone straordinarie e tanti viaggiatori alla ricerca di se stessi che come me erano assetati di risposte ed esperienze. Lontano da casa mi sentivo sempre più vicino alla verità e soprattutto a me stesso. L’India mi ha spinto a prendere consapevolezza di parti di me e di molte dinamiche esistenziali soprattutto grazie ai momenti duri o inaspettati che ho vissuto in quel magico territorio. Mi sono poi capitate anche cose bellissime e molti episodi divertenti. Nel libro cerco di raccontare tutto in modo da dare una visione più realistica possibile di quella che è l’esperienza che si può fare in un simile viaggio quando si è aperti all’avventura, soprattutto all’avventura spirituale.

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Alla ricerca del Guru è il sottotitolo del suo libro. Ma cos’è un Guru?
Tecnicamente Guru significa “colui che disperde l’oscurità portando la luce”. Ognuno può dare significati diversi a questo termine ma per me indica un uomo o una donna che ha raggiunto la piena realizzazione di Sé, l’Illuminazione.  Se mettiamo in scala le varie figure che solitamente guidano coloro che intraprendono la pratica dello Yoga troviamo in ordine crescente: l’istruttore, l’insegnante, il maestro, il guru. Tutti possono diventare istruttori o insegnanti studiando e impegnandosi, Maestri si diventa quando si ha una piena realizzazione di Sé come persona, Guru si diventa quando si raggiunge l’Illuminazione spirituale, quindi parliamo di rari personaggi che solitamente hanno cambiato il corso della storia come Buddha, Krsna, Cristo, ecc. Ci sono anche Guru contemporanei alcuni dei quali viventi e pochi dei quali conosciuti pubblicamente. Ma come sempre i loro discepoli tendono a pensare che il proprio Guru sia il più Guru di tutti. Oggi si fa presto a chiamare qualcuno Maestro o Guru ma spesso si tratta di insegnanti più o meno esperti, più o meno sinceri e genuini che hanno un forte ascendente sugli altri. A meno che non abbia una missione sociale importante come per esempio Amritanandamai o Anandamurti (Guru contemporanei che hanno creato forti movimenti per il cambiamento sociale e spirituale), chi raggiunge lo stadio di realizzazione spirituale tale da renderlo un Guru, solitamente si dedica a quelle persone che sono realmente pronte a seguire i suoi insegnamenti in modo serio e costante. A volte questi insegnamenti si basano su cambiamenti così radicali che solo poche persone sono disposte a metterli in pratica.

Lo yoga e la meditazione sono strade per raggiungere la felicità?
Si certamente! se praticati insieme e con il giusto equilibrio portano velocemente ad un costante stato di benessere interiore che poi si traduce in una qualità di vita molto migliore. Ovviamente è necessario praticare con costanza ma chiunque applicandosi può vedere da subito i benefici di questa pratiche. Oggi sono ormai ampiamente dimostrati con basi scientifiche. Lo Yoga, in una civiltà sedentaria come la nostra dove muoversi e aprirsi diventa essenziale, sta diventando quasi una moda ma la verità è che quando la gente lo prova fa presto ad innamorarsene proprio perché fa davvero bene al corpo, alla mente e allo spirito. Un benessere totalmente diverso da quello portato dallo sport o dal fitness.

Il mitico viaggio in India
Jacopo Ceccarelli Yogendra
Anukalana Publications
Euro 15

Enrica Buongiorno
Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!

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