THULE. Il segno del comando. Un giallo intenso edizione Rogiosi

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Un giallo storico che si sviluppa su due assi temporali. Roma, 1970. Germania, 1938. Un delirio di onnipotenza, quello di Hitler e dei suoi seguaci che si incrocia e si scontra con i limiti dell’uomo che prima o poi si trova a fare i conti con le sue debolezze e con la presa di coscienza della sua assoluta mancanza di onnipotenza. Carlo Brunetti, autore di “Thule. Il segno del comando” (Rogiosi editore), ambienta il suo romanzo tra le grigie pareti del penitenziario di Regina Coeli, dove in un’atmosfera silente e claustrofobica, si consumano riti misterici e si pontifica un futuro irrealizzabile, attraverso il compimento di un disegno cove compaiono la ricerca di Agharti, Himmler, le SS, la Thule, la Golden dawn, la Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe e molto altro.

Catapultato in questa realtà, Carlo Maria Ferrero, il nuovo direttore del carcere che, appena arrivato, si trova a fare i conti con un detenuto in gravi condizioni e una serie di personaggi, tra colleghi, servizi segreti inglesi e uomini senza Dio, che rendono intenso e inquietante il racconto.

Vissuto all’ombra di un padre, figura politica potente, il nostro Carlo Maria, prova a mettere insieme i pezzi di un complicato puzzle, in cui si intrecciano in nodi sempre più stretti fatti del passato e del presente; individuando proprio in questa ingombrante figura paterna il principale nemico contro cui combattere.

Il ritmo della lettura è serrato. Non si ha il tempo di respirare tra un passaggio e l’altro, dove la narrazione dell’autore è alternate a pagine di un diario che custodisce e narra la fallita impresa di conquista del mondo e la follia dell’uomo convinto di poter davvero scrivere la storia a modo suo.

THULE. IL SEGNO DEL COMANDO // BOOKTRAILER

Francesca Scognamiglio Petino

 

Francesca Scognamiglio Petino
Immagino la comunicazione come una donna affascinante e intrigante. Sguardo sicuro e deciso. Una donna che ama le sfide e ama vincerle!

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