SCUOLA. Arriva l’era del proibizionismo, aumentano le sigarette fai-da-te e l’accise sulla birra

studenti

Ricorda un po’ l’epoca del primo dopoguerra quando in America era vietato vendere e trasportare alcolici. Certo qui non stiamo parlando di vietare la vendita, ma di aumenti consistenti che, per giovani e ragazzi studenti, per forza di cose rischiano di far diventare proibitive le bionde da rollare, le sigarette fatte in casa, così come le birre. Ma procediamo con ordine. In Parlamento si sta approvando il decreto legge scuola che prevede al suo interno alcuni tipi di divieti, anticipati da lovepress.it già qualche settimana fa, ai quali ieri si aggiunge un emendamento, a firma di Giancarlo Galan e Renato Brunetta, entrambi Pdl, di portare al 58,5% l’Iva sulle cartine e sui filtri per confezionare le sigarette fai-da-te, oggi in voga tra i giovani. Il decreto sulla scuola prevede come copertura, tra l’altro, l’aumento delle accise sulla birra. Ed è su questo che interviene l’emendamento del Pdl a doppia firma del capogruppo alla Camera, Brunetta, e del presidente della commissione Cultura e Scuola, che propongono in alternativa l’aumento dell’Iva fino al 58,5% su «le cartine e i filtri per arrotolare le sigarette». Curiosamente birra e cartine per sigarette sono due dei prodotti «cult» delle giovani generazioni, che prediligono questa bevanda alcolica rispetto al vino, e preferiscono «rollarsi» le sigarette, preparandosele da soli, anziché comprare quelle già confezionate. L’emendamento deve essere discusso dall’Aula della Camera probabilmente nella seduta di domani. Ma in sostanza da qui non si scappa o si beve o si fuma, tanto in fondo si sa, i vizi costano.

Valerio Esca

Valerio Esca
Non credo in una vita ultraterrena; comunque porto sempre con me la biancheria di ricambio. (Woody Allen)

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