SANREMO 2016. “Amen” di Francesco Gabbani vince per le Nuove Proposte. Stasera il risultato dei big, si accettano sorprese, anche clamorose!

È stato certamente il palcoscenico di Virginia Raffaele e della sua mitica interpretazione della divina Belen, che già le costò un battibecco con la bella e permalosa argentina, quello del quarto appuntamento col sessantaseiesimo Festival della Canzone Italiana, ieri sera. Che ha visto vincitrice tra i giovani la bella “Amen” di Francesco Gabbani, brano danceable con un testo importante ma trasversale che bene pennella le ipocrisie tricolori, al quale è andato anche il premio “Mia Martini” assegnato dalla sala stampa. A premiare Gabbani il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che ha inteso ricordare la questione Marò, aggiungendo così l’ultima causa al Festivallo equo e solidale 2016. Mentre si ricorderà per sempre il caso della giovane interprete di Caltanissetta Miele che, oggetto di una ripetizione di voto della sala stampa per problemi tecnici, è uscita al secondo scrutinio ed ha riproposto la sua Mentre ti parlo solo in qualità di ospite. Infine, a Chiara Dello Iacovo va il premio della sala stampa “Lucio Dalla” radio e tv.

I Campioni, ancora venti in tutto, tornano sul palco per essere giudicati da un mix di televoto, giuria demoscopica e giuria degli esperti, quest’ultima composta da Nicoletta Mantovani, Massimiliano Pani, Franz Di Cioccio, Laura Valente, Fausto Brizzi, Paola Maugeri, Federico l’olandese volante, Valentina Correani. Sono 15 a passare direttamente alla finale di stasera, mentre sono a rischio eliminazione gli Zeroassoluto con «Di me e di te», i Dear Jack con «Mezzo respiro», Neffa con «Sogni e nostalgia», i Bluvertigo con «Semplicemente», Irene Fornaciari con «Blu». Dei cinque a rischio uno solo verrà ripescato con il televoto, aperto fino all’inizio della serata di sabato. Elisa, in pieno stile superospiti bisognosi di rilancio, ha suonato la nuova No hero e un medley con un bel pezzo della sua carriera, sanremese e non. Da segnalare ancora Enrico Brignano, Alessandro Gassmann con Rocco Papaleo protagonisti del film Onda su onda.

elio-maradona sanremo 2016

Il movimento, ieri sera, l’ha portato ancora una volta Rocco Hunt con Wake up, uagliù! che riempirà agevolmente molte piazze e festival questa estate. Il festival dei campani tiene botta con Clementino (Quando sono lontano), che ieri ha chiuso l’esibizione dei Campioni, mentre non ci dispiace troppo per Neffa che, ottimo autore e arrangiatore, è in gara con un brano che sembra scritto da Giuliano Palma e Nina Zilli per Adriano Celentano. Troppa roba, tutta non identitaria. Ci è piaciuta dall’inizio l’interpretazione di Irene Fornaciari con “Blu”, ma la canzone è sbagliata, mentre Scanu potrebbe ancora una volta riservare sorprese al vaglio dei riscontri effettivi, come già fu per la sessantesima edizione chiusa da inatteso vincitore con “Per tutte le volte che”, un fenomeno di costume più che una canzone. Tra i favoriti di Lovepress, comunque, il blues di Dolcenera e la vocalità di Arisa, ma pure l’autorialità di Francesca Michielin, che ci aveva già stregate con la bellissima “L’amore esiste”.
E naturalmente gli Elii, che, con la loro “Vincere l’odio”, rovesciano sapientemente il paradigma di Massimo Ranieri ma non la loro passione per il capoluogo partenopeo, che visitano spesso e volentieri, per live ma non solo. E quando nel testo del brano si inneggia a San Paolo, il protomartire ma pure lo stadio, e sul ledwall compare el Pibe in atto di calciare, noi non possiamo, ma proprio non possiamo non leggerlo come un buon auspicio. E per il resto, cornicielli e scongiuri alla mano, forza Elii e forza Napoli!

Rosa Criscitiello
Uno spettacolo si può preparare in un mese. Improvvisare, invece, richiede una vita. (Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009).

Articoli Correlati