SAN CARLO. Zubin Metha incanta la platea sulle note del Tristan und Isolde

tristano e isotta_foto Francesco Squeglia_8821

Tra musica e scenografie mozzafiato la dolorosa storia d’amore di Tristano e Isotta dona ore memorabili (quasi cinque!!!!) al pubblico del Teatro di San Carlo, accorso numeroso per l’allestimento dell’opera di Richard Wagner affidata alla bacchetta del celebre direttore d’orchestra indiano Zubin Metha. Per la prima volta sul podio alla direzione di un’opera lirica, Metha torna in città dopo trent’anni di assenza (nel 1986 fu a Piazza del Plebiscito con la Israel Philarmonic) per la messa in scena di un noto e già osannato spettacolo sancarliano, quel Tristan und Isolde che nella stagione 2004-2005 si distinse come premio Abbiati con una motivazione che vide unanime la giuria: «Per il segno visivo e la straordinaria accuratezza della realizzazione di scene, citazioni pittoriche e costumi che hanno contraddistinto la produzione». Un allestimento in tre atti per la regia di Lluís Pasqual (ripresa per l’occasione da Caroline Lang) e le scene e i costumi della coppia da Oscar Frigerio/Squarciapino con la lituana Violeta Urmana nel ruolo di Isolde e Tostern Kerl in quello di Tristan con Lioba Braun (Brangäne), Stephen Milling (Re Marke di Cornovaglia), Jukka Rasilainen (Kurwenal), Alfredo Nigro (Melot), Italo Proferisce (il Timoniere) e Marcello Nardis (il Pastore).

In replica sino al 5 marzo, l’opera si alterna ad altri due impegni di Zubin Metha che, per la stagione di concerti sinfonici, dirigerà (venerdì 27 febbraio (ore 20.30) e domenica 1 marzo (ore 18) le compagini di casa e la voce del contralto solista Lioba Braun nella celebre Sinfonia n.3 di Gustav Mahler.

Paola de Ciuceis

Paola De Ciuceis
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