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OBEY. Lo street artist amico di Obama in mostra al Pan

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Con una tavolozza dai colori forti e luminosi, un tratto grafico accattivante e l’impronta pop con la quale affronta l’attualità più cara al grande pubblico, Obey, il più celebrato e influente street artist della scena contemporanea internazionale conquista anche Napoli. In mostra al Pan Palazzo delle Arti Napoli con una rassegna – la prima in Europa – di 90 opere (alcune mai mostrate sinora) che ne raccontano l’evoluzione stilistica dagli esordi ad oggi. A cura di Massimo Sgroi, e organizzata da Password Onlus, presieduta da Luca Giglio, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli guidato da Nino Daniele, col patrocinio del Consolato degli Stati Uniti d’America a Napoli e il supporto di sponsor tra i quali Jaguar Land Rover, Tudor, Giglio Arte e l’Associazione Spirale d’Idee, l’esposizione riunisce, per la prima volta in uno spazio museale, le opere dello street artist conosciuto per il manifesto con il quale ha sostenuto la campagna presidenziale di Obama nel 2008. Ai più, difatti, Obey è noto proprio per il determinate appoggio offerto al candidato democratico quando invase le strade americane con un cartellone in quadricromia raffigurante, appunto, il volto del futuro presidente abbinato ad alcune parole chiave della sua propaganda politica: “hope” (speranza), “change” (cambiamento), “vote” (voto), “progress” (progresso). Un ritratto con il quale, Obey, al secolo Shepard Fairey, ha incassato plausi su tutti i fronti, da quelli dell’influente critico d’arte del New Yorker Peter Schjeldahl ai consensi grande pubblico oltre che dallo stesso staff presidenziale all’indomani della vittoria. Ma non è solo questo a fare di lui il più celebrato e influente street artist della scena contemporanea internazionale.  Anzi, oltre l’occasione, Obey trova il perno del successo nella forza visiva di uno stile pop con il quale dedica attenzione ai temi sociali di maggiore attualità quali la guerra, il razzismo, la repressione, il capitalismo e la difesa dell’ambiente. Tutti temi cari al grande pubblico, specialmente quello giovanile, metropolitano e underground, che ne resta conquistato per il suo inconfondibile segno grafico.

FINO AL 28 FEBBRAIO 2015

Paola de Ciuceis

Paola De Ciuceis
Arte e/o Teatro, mai l'una senza l'altro.

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