LES RENCONTRES D’ARLES. Tutti in Francia per il festival di fotografia più importante d’estate.

Che l’estate sia tempo di festival di fotografia è cosa nota, ma non tutti sanno che fino al 21 settembre, ad Arles, incantevole cittadina francese, si terrà “Les Rencontres d’Arles”. L’evento nel suo genere è tra i più importanti di tutta Europa e vanta un lignaggio che affonda le radici nel lontano 1970.

Oggi, così come allora, la manifestazione, fondata dal fotografo di Arles Lucien Clergue, dallo scrittore Michel Tournier e dallo storico Jean-Maurice Rouquette, propone oltre 50 mostre di artisti affermati ed emergenti, esposte in molti luoghi della città, alcuni aperti eccezionalmente per l’occasione.

Ma quest’edizione del festival è “speciale” rispetto le altre. Innanzitutto perchè sarà l’ultima curata da François Hebel, ex direttore anche della prestigiosa agenzia Magnum Photos di Parigi, e in secondo luogo perchè per omaggiare la sua dipartita accorreranno nomi importantissimi come Raymond Depardon, Christian Lacroix, Martin Parr, Lucien Clergue, Erik Kessels, Bill Hunt, Joan Fontcuberta, Luce Lebart, Chema Madoz, Vik Muniz, Daile Kaplan e il regista svizzero Vincent Perez. Una “parade” in grande stile, chè poi è pure il tema dell’evento questa stagione.

Le mostre sono molto varie, sia per contenuto che per modalità espositiva, sia per stile e ricerca. Inoltre ci sono alcune chicche  un po’ strambe da non perdere, come la collezione di libri di fotografia cinesi, alcuni risalenti ai primi del Novecento, curata da Martin Parr; la raccolta di autocromie di Léon Gimpel, in cui bambini travestiti da soldati mimano scene della Prima Guerra Mondiale; oppure l’esposizione “Pop Photographica: Images and Objects di Daile Kaplan” che raggruppa oggetti di tutti i tipi decorati con le immagini.

Il festival è anche un occasione per farsi conoscere con letture portfolio e conoscere con workshop e lezioni.

Per saperne di piu: www.rencontres-arles.com

Giuliana Calomino

Giuliana Calomino
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. (da Demian di Hermann Hesse).

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