CLOAK. Ecco l’App che ci rende invisibili

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Immaginate di poter sistematicamente evitare colleghi non proprio simpatici, ex fidanzate (o volendo anche attuali) e più in generale tutte quelle persone che non vorreste mai dover salutare per strada. Servirebbe una sorta di mantello dell’invisibilità, e la tecnologia per realizzare qualcosa del genere non è certo disponibile. Eppure, un modo per non farsi vedere c’è, e si basa su un concetto che in fin dei conti è inverso rispetto a quello che anima i social network. Si tratta di una nuova App, “Cloak”, che promette di farci evitare tutti questi incontro grazie alle informazioni di geo-localizzazione tratte appunto dai social. In altre parole la nostra applicazione si studia la presenza di personaggi sgraditi e ci consiglia un percorso alternativo da seguire. Cloak non usa però solo i dati di posizionamento che arrivano dal Gps, il software segnala anche le presenze rilevate da Instagram,  (applicazione che si usa per condividere foto e che consente di “etichettare” anche i luoghi in cui siamo mentre pubblichiamo un’immagine). A rendere particolarmente  utile questa sorta di mantello elettronico per l’invisibilità è anche la possibilità di essere avvertiti riguardo alle “presenze pericolose”, che vengono monitorate sulla nostra mappa personalizzata fino ad un massimo di 4 ore. Grazie a questa rivoluzionaria App, insomma, saremo in grado di fare l’unica cosa che sino ad oggi ci è stata negata: evitare di essere sociali a tutti i costi. E magari, parlando con il partner eviteremo anche di sentirci dire in continuazione «tu non sai chi ho incontrato oggi…».

Raffaele Nespoli

Raffaele Nespoli
Chi non conosce la verità è uno sciocco. Ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

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