MONT SAINT MICHEL. L’isola che non c’è

A poche ore da Parigi c’è un luogo unico, Mont Saint Michel. Ero al primo anno di liceo quando scoprii su un libro questo luogo incantevole. Nell’immagine era ritratta una gran luna piena ed il monastero dedicato all’arcangelo illuminato da una fioca luce color oro nella notte. Ne rimasi subito affascinata, la dualità di questo luogo rinchiusa nel suo essere un’isola ed al tempo stesso un monte, un luogo sacro rilegato in un angolo del mondo.

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Sembra chissà quanto lontana la Normandia ma in realtà, partendo da Parigi, il viaggio di quattro ore passa in un baleno. Partendo all’alba, si vede il sole sorgere tra i campi che formano lande desolate sulla strada che porta alla meta. Da lontano la cima del monastero indica l’arrivo, subito gli occhi si spingono oltre l’orizzonte, è tanta la voglia di vedere di più. Pian piano si svela tutta l’isola che ancora sembra lontana, molto lontana tanto che sono vaste le acque tutt’intorno.

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Giunti all’ingresso si può scegliere di fare un percorso di  20 minuti a piedi su un pontile che attraversa la baia circostante oppure prendere un bus che porta alle pendici. Io decisi di arrivare a piedi e vi assicuro che mai scelta poteva essere più bella. Durante il percorso si possono vedere le alghe attaccate ai margini del pontile, i resti di qualche transenna, tutti simboli che evocano il pensiero della marea del giorno prima perché lì la marea travolge tutto, quasi non lascia il tempo di poter raggiungere il monastero, di poter vivere quel luogo che la marea lo rende di nuovo lontano. Per questa sua caratteristica, l’isola, fu una famigerata prigione durante la rivoluzione francese del 1789.

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Sarà il fascino di quelle cose che sai che dovrai abbandonare, di quei luoghi in cui hai un tempo limitato per osservarli che i piedi sembrano percorrere più veloci la strada. Giunti alle pendici dal monte c’è una bella salita ma la presenza di negozi, vicoletti, scorci di quel panorama che pian piano diventa mozzafiato rende più piacevole l’ascesa verso il monastero. Mont-St-Michel ospita una abbazia che risale all’XI secolo. Affascinante, misterioso e ricco di emozioni nonostante gli interni siano praticamente vuoti. Dall’alto è possibile vedere tutto un infinito che si staglia all’orizzonte e perfino qualche avventuriero che decide di scavalcare le mura per camminare su quel pavimento di sabbia ancora bagnata.

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Ci si sente in pace con se stessi su quella vetta mentre solo sabbia e qualche pozza d’acqua disturbano un radioso sole che invade il cielo azzurro, quasi non si riescono a trovare parole per descriverlo! Di notte poi è ancora più bello perché le luci si riflettono sull’acqua creando uno specchio di colori.

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Purtroppo il tempo vola, perché la marea non aspetta che tu faccia gli ultimi acquisti, non aspetta l’ennesima ultima foto, la marea sale e travolge tutto non è lei ad adattarsi ad i tuoi tempi, ma è l’uomo a doversi adattare ai tempi della natura e così mentre il mare sorgeva pian piano dalla sabbia il bus lascia l’isola, il pontile viene sommerso e quello spettacolo diventa di nuovo magico, quasi irraggiungibile.

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Luisa De Cristofano
Il viaggio è un susseguirsi di emozioni che purificano l'anima

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