IO PENSO CHE. Vernissage nel foyer del Teatro Bellini

Il 10 marzo 2016 nel foyer del Teatro Bellini di Napoli, in via Conte di Ruvio 14, sarà inaugurata, alle ore 18.30, la nuova mostra del foto-progetto “Io Penso Che” , che resterà in esposizione fine alla fine del mese. In questa occasione ci sarà anche la presentazione del nuovo lavoro musicale del cantautore Marco D’Anna, realizzando un incontro tra arte rappresentativa e arte musicale.

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Il foto-progetto “Io Penso Che”, ideato nel gennaio 2015 dall’architetto Emilio Porcaro, nasce con l’intento di dare spazio alla comunicazione, alla capacità di dare voce a quello che può essere utile alla conoscenza che c’è quando abbiamo uno scambio con qualcun altro. Oggi si è sempre più portati a fare uso dei social come “vetrina” per mostrare qualcosa, che a volte non è necessariamente ciò che concretamente siamo e che a volte utilizziamo anche nel nostro modo di relazionarci concretamente con gli altri, quasi come persi in quei modi di essere che divengono quasi una protezione.

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La ricerca, tramite la fotografia, diviene della semplicità, della possibilità di comunicare concretamente qualcosa di nostro, qualcosa che sentiamo, qualcosa che sia semplice, che spesso viene confuso con la banalità, ma che di fondo è ciò che appartiene a noi stessi. Una semplice foto, in cui il soggetto può esprimere, nella scelta del colore, della frase, della forma, qualcosa che lo rappresenti.

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Da qui l’uso del bianco e nero, per dare maggiore importanza ai pensieri scritti su “Io Penso Che”, poiché principalmente è il pensiero ciò che deve aver risalto, togliendo cosi quella maschera dal viso della persona e permettendo di avere una comunicazione reale, quasi come se fosse qualcuno che conosciamo a suggerirci qualcosa.

La lettura, quindi, è su una triplice visione : il pensiero che rimanendo a colori assume l’importanza maggiore, la persona avendo cosi l’associazione al volto di chi ha scritto e il contesto che diviene una sorta di quinta scenica dando maggiore profondità all’immagine.

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Non vi è una appartenenza territoriale, il pensiero è ovunque e di tutti, da qui, quindi la volontà di eseguire scatti in varie città, avendo una “rete” che permetta la condivisione e la lettura di più pensieri in più luoghi, da qui l’unione tra più fotografi che collaborano tra la città di Napoli ( principale punto di sviluppo degli scatti, essendo la città dove risiede il fondatore ), Firenze e Milano, con la volontà di continuare ad estendere il collettivo in modo tale di ottenere la lettura su più città. Creando un “team Io Penso Che”, con Guido Boldoni, Guglielmo Verrienti, Mario Falco, Linda Russomanno, Federica Cilento per l’area di Napoli. Annarita Cattolico per l’area di Roma. Eleonora Litta e Fabrizio Colucci per l’area di FirenzeAlberto Sicoli per l’area di Milano

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C'è solo un tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera. Christopher Morley

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