DISASTRO NAPOLI AFFONDATO A PALERMO. Papera di Rafael e partita inguardabile

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PALERMO – Circoscrivere la disastrosa partita del Napoli a Palermo alla papera di Rafael che becca un gol da 50 metri (e altri due sui quali ci sarebbe comunque da discutere) sarebbe miope e da incompetenti. Il disastro di Palermo ha un padre (Benitez) e tanti figli (il primo è il portiere azzurro). Le cervellotiche scelte di formazione dell’allenatore (puntare su uno spento Callejon, su un sempre più evanescente Jorginho a centrocampo e su Britos  al centro della difesa) e l’idea di lasciare Gabbiadini in panchina (che poi quando entra sigla l’unico gol azzurro) sono gli elementi che hanno affondato la squadra ancor prima che iniziasse a giocare. Sul campo, il Napoli, non è mai stato capace di far male al Palermo, non ha mai affondato, è stato letteralmente imbrigliato dalla squadra di Iachini che ha agito ripartendo e vincendo con un gioco “all’italiana”. Le sei vittorie consecutive  del Napoli vengono interrotte, dunque, da una brutta sconfitta. E il rammarico aumenta se si pensa che oggi la Roma non riesce ad andare oltre lo zero a zero all’Olimpico contro il Parma, evidenziando problemi di condizione e una crisi di gioco preoccupante. Il Napoli perde, dunque, ma perde anche l’occasione di accorciare ulteriormente le distanze dai capitolini e dal secondo posto.

Ma Benitez riesce a vederla…a modo suo. Difende Rafael (questione spinosa considerato che Andujar non è molto superiore al brasiliano) e considera la vittoria maturata solo a causa di episodi. Non fa autocritica, questo no. Per l’allenatore spagnolo così è se vi pare… e se non vi pare a lui non interessa.

Pier Paolo Petino

Pier Paolo Petino
Mi emoziona l'impresa sportiva, l'uomo che supera i propri limiti e vince. Lo sport come metafora della vita, raccontarlo è la mia passione.

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