NEW YORK. Il Guggenheim celebra Burri nel centenario della nascita

Per chi è di passaggio nella “grande mela”, ghiotta opportunità culturale è l’omaggio che il Guggenheim Museum di New York rende ad Alberto Burri per il centenario della nascita. Una grande retrospettiva, la più ampia ed esauriente mai realizzata da un museo d’arte contemporanea americano che presenta un corpus di 100 opere scelte tra le più significative dei maggiori cicli pittorici di Burri. Provenienti da istituzioni museali e collezioni private americane ed europee, oltre che dalla stessa Collezione Burri di Città di Castello, Alberto Burri e le sue opere tornano a New York 38 anni dopo la grande mostra che proprio lo stesso museo a suo tempo gli dedico. In esposizione, un insieme di opere che, riunite grazie all’intensa sinergia tra il Guggenheim e la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri presieduta da Bruno Corà, sarà poi riallestito in Germania ed anche in Italia e che costituisce un esaustivo quadro del lavoro di Alberto Burri cui artisti, galleristi e critici americani si interessano sin dalla prima metà degli anni Cinquanta quando anche Robert Rauschenberg ne studia attentamente l’opera, restandone felicemente impressionato.

Un’occasione per rivedere o conoscere la rivoluzione linguistica della sua pittura materica, comprenderne la poetica e l’importanza che ha avuto per la formazione dell’arte americana del dopoguerra.Un’iniziativa che si aggiunge alle numerose altre celebrazioni organizzate per la ricorrenza a Citta di Castello, al cui nome è legato quello della fondazione voluta dall’artista per custodire il suo patrimonio, e in varie altre sedi tra Borgo Sansepolcro, a Gibellina per il completamento e il restauro del Grande Cretto di Gibellina, a Palermo per la mostra al Museo Riso e a Pistoia per quella a Palazzo Sozzi Fanti.

“Alberto Burri: the trauma of painting”
SOLOMON R. GUGGENHEIM MUSEUM
New York, 1071 Fifth Avenue
Sino al 6 gennaio 2016