MICHEAL ACKERMAN IN ITALIA. Una mostra, un booksigning, un incontro e un workshop

“Cerco di sfuggire alle trappole della realtà, conservando però un legame con il reale. Perché le immagini non sono invenzioni ma punti di incontro”. Michael Ackerman

Un contatto che si traduce per Micheal Ackerman in fotografie estremamente cinematografiche e doloranti. Un’esperienza che ci conduce in un mondo fatto di presenze livide, quasi fantasmagoriche, che hanno la stessa materia dei ricordi. E degli incubi, delle ossessioni di cui non ti liberi mai.

È un vortice, di bambini, corpi lisci di donne, capelli in disordine, di uomini nascosti dalle mani e dal fumo, di palazzi allucinati che tremolano tra le ombre e la luce.

L’impeto, la tempesta, l’incanto e la nostalgia, sono in mostra alla mc2 gallery (Via Malaga, 4) di Milano fino al 25 luglio 2014, con una selezione di fotografie scelte dallo stesso Ackerman e dal curatore Claudio Composti.

Ma la presenza del fotografo in Italia non si esaurisce con l’esposizione a Milano. I suoi libri “Half Life” (Peliti, 2010) insieme a “Fiction” (Delpire, 2001) saranno protagonisti di un booksigning ad ingresso libero, ospitato da Micamera (Via Medardo Rosso 19, Milano) il 28 maggio alle 19.

E poi da lì dritto allo allo Spazio Labò di Bologna, dove è stato organizzato non solo un incontro con il fotografo il30 maggio, alle 18.30, nella sede di via Frassinago 43/2, ma anche un workshop con la tre giorni di “Being Involved”, aperta ad un numero ristretto di partecipanti, dal 31 maggio al 2 giugno 2014.

Tre giorni di analisi sulle ossessioni dei partecipanti, alla ricerca di una personale messa a fuoco di ragioni e pulsioni.

Giuliana Calomino

Info:

http://www.mc2gallery.it/plus.php?id=274

http://www.micamera.it/ai1ec_event/michael-ackerman-booksigning/?instance_id=

http://www.spaziolabo.it/incontro-con-michael-ackerman/

Giuliana Calomino
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. (da Demian di Hermann Hesse).

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