IL COMPLEANNO DI RENATO CAROSONE. L’americano di Napoli

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L’inizio del 2014 ci consente, tra le altre cose, di celebrare pure il ricordo di uno dei più rivoluzionari protagonisti della musica di Napoli e del mondo: parliamo di Renato Carosone, l’americano di Napoli, che lo scorso 3 gennaio avrebbe compiuto 94 anni. Una vita in musica quella di Renato, nato Carusone a Napoli all’inizio degli anni Venti: nel 1935 già suona il pianoforte nel teatrino dell’Opera dei Pupi di Giuseppe Perna e lavora presso le edizioni E. A. Mario come “ripassatore”, insegnando cioè le nuove canzoni ai cantanti, e nel 1937 si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di San Pietro a Majella. Risale al 1949 il primo incontro di vita e di musica col chitarrista olandese Peter Van Wood e con il batterista-fantasista Gegè Di Giacomo, coi quali Renato da vita al Trio Carosone. Sono gli anni dello Shaker Club, la location frequentata dai soldati americani presso la quale Carosone continua ad assorbire jazz e swing, ma pure mambo e rumba, e a mescolarli con le melodie di Partenope. Il successo commerciale arriva con Maruzzella (1954), musica di Carosone e testo di Enzo Bonagura; poi le canzoni scritte col paroliere Nisa (pseudonimo di Nicola Salerno): O suspiro (1956), Torero (1957, poi trenta incisioni e più di dodici traduzioni), O sarracino (1958) e Caravan Petrol (1958), tutte hit sia in Europa  che negli States. Nel 1960 Carosone si ritira, all’apice del successo, spiegando solo molti anni dopo di non sentirsi rappresentato dalla allora nascente scena degli “urlatori”. Tornerà sul palco nel 1975 con un live alla Bussola di Focette: memorabile l’esecuzione di Tu vuo’ fa l’americano, forse la più bella di tutti i tempi. Nell’ottantanove la partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Na canzuncella doce doce, che si classifica quattordicesima. Nel 2000 l’ultimo omaggio in vita: Tonino Carotone, il cui nome d’arte di ispira proprio a quello dell’artista che ha regalato alla musica di Napoli l’ultimo grande twist, licenzia nell’album d’esordio Mondo Difficile (Chewaka-Virgin), una versione di Tu vuo fa l´americano eseguita in duo con lo stesso Renato Carosone. L’album è valso a Carotone il premio Carosone 2008 come miglior artista straniero. L’estremo omaggio, a novantaquattro anni dalla nascita, è invece “Carosone, l’americano di Napoli”, lo straordinario musical “multimediale”, con tanto di corpo di ballo delle Maruzzelle e remix a cura di Gransta’MSV, scritto da Federico Vacalebre per la regia di Fabrizio Bancale ed interpretato da Sal Da Vinci nel ruolo di Carosone, in tour adesso nei teatri d’Italia.

Rosa Criscitiello

Rosa Criscitiello
Uno spettacolo si può preparare in un mese. Improvvisare, invece, richiede una vita. (Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009).

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