GIUDIZI E PREGIUDIZI. L’immigrato “difettoso”

Dall’ormai inflazionato «vengono qui a rubarci il lavoro» a banalizzazioni del tipo «sono tutti ladri», in Italia i migranti sono visti spesso come l’origine di ogni male. E allora ti viene da sorridere quando vedi notizie come quella che ha fatto il giro del web la scorsa settimana. Titolo di Repubblica (dove in esclusiva viene pubblicato il video): Napoli, scippo nei vicoli: interviene solo l’immigrato. Clicchi e  vedi esattamente quello che il titolo promette. Un delinquente in scooter cerca di strappare la borsa ad una donna. L’uomo, evidentemente sorpreso dalla resistenza della cinghia, cade e resta a terra per qualche secondo. Una piccola folla si avvicina, alcuni non hanno capito. Altri hanno capito benissimo ma preferiscono non “impicciarsi”. L’unico che sembra intervenire, o che almeno ci prova, è proprio uno di quelli che in Italia «c’è venuto a rubare il lavoro». Il giovane Africano avrà certamente pensato di mettere a segno qualche losco piano, magari voleva approfittare della situazione e rubare al ladro. Sì, certamente sarà stato questo il suo primo pensiero. L’unica cosa che non quadra è che il migrante non si fionda sulla borsa della signora. Eppure è lì, vai prendila e scappa. No, niente. Sarà un migrante difettato. Forse non è un vero extracomunitario, magari è nato almeno è nato in Italia. E un immigrato a metà. Per forza, ti pare mai che uno che è venuto qui a rubare il lavoro a noi italiani ha l’occasione di fregare una borsa e non la coglie. Impossibile. Oppure chi sa, magari questi migranti non sono tutti ladri. Magari sono persone, e come ogni persona al mondo possono essere delinquenti o persone per bene. Magari, invece di emettere sentenze, alle volte sarebbe meglio non perdere l’occasione di rimanere in silenzio.

Raffaele Nespoli