DUE CUORI E DUE CAPANNE. Insieme a distanza di un isolato

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L’amore è eterno finchè …ognuno resta a casa sua. Uniti da un sentimento profondo ma distanti almeno un isolato. Pare che sia questa la nuova ricetta per relazioni stabili e durature. Tetti separati. Niente routine. Nulla di scontato. “Ci vediamo quando ci va”. Quella che fino a qualche anno fa era considerata una stranezza o uno stile di vita adatto solo a chi, se pure in coppia in fondo in fondo si considerava uno “spirito libero”, adesso è invece giudicato un vero e proprio toccasana per la liason. C’è chi addirittura adotta un vero e proprio schema. Separati durante la settimana insieme nel week-end. Così che il venerdì ci si rincontra e ci si riconosce, il sabato si passa alla giornata della quotidianità condivisa e la domenica ci si coccola ma con il sapore della separazione. C’è chi invece, meno “drastico”, si affida all’andamento della serata che però di solito si consuma così: cena romantica, due coccole e poi lui (lei) torna a casa sua, nel proprio lettone, per svegliarsi il mattino dopo in un magnifico silenzio. Tutti contenti, tutti tranne i sociologi della famiglia che sostengono che questo modo di vivere la coppia, se diventa permanente, può rivelare una mancanza di voglia di impegnarsi fino in fondo. Quindi due cuori e due capanne va bene, purchè sia una scelta temporanea.

Francesca Ravel

Francesca Ravel
Ho fatto un patto sai con le mie emozioni. Le lascio vivere e loro non mi fanno fuori. (Vasco Rossi – Il grande Kom)

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