QUANDO C’ERANO LE TORRI GEMELLE. Una mostra ricostruisce l’iconico skyline pre 9/11 raccogliendo foto amatoriali

Il visual artist Thomas Kuijpers trasforma lo spazio della galleria Foam di Amsterdam in un diorama votato alle torri gemelle. Tutto è cominciato quando per caso ha scovato un dipinto anonimo che ritraeva il World trade Center. Il dipinto aveva un’etichetta con su scritto: “Realizzato prima del 2001”. Per la prima volta, l’immagine delle torri che collassano, riprodotta a ripetizione dai media e stampata nelle menti di ognuno, venne messa da parte per un momento. Decise di acquistarlo perché quello skyline, che ora abbagliava i suoi ricordi, aveva assunto un valore diverso dopo l’11 settembre. La mostra “When the Twins we still beautiful” è così il prodotto della sua riflessione su quello che le torri gemelle rappresentavano.

Kuijpers non si è limitato alle sole foto-ricordo. Il suo metodo di lavoro parte spesso dalla collezione di materiali di interesse su un evento da lui prescelto. Percorrendo gli spazi della mostra, riviviamo l’atmosfera da economia liberista schizzata e felice degli anni ’90, quando il problema era essere Brenda o kelly nella patinata e cool Beverly Hills 90210. Un’operazione delicata, anche felicemente kitsch, che senza analizzare troppo ha anche un valore antropologico. È anche un lavoro meta-visuale, perché Kuijpers ricerca il modo in cui la rappresentazione di un evento viene costruita, interrogandosi sul valore dell’immagine e sui suoi usi contemporanei.

Piera Boccacciaro
Cosa conosciamo? Cioè cosa siamo sicuri di conoscere, o sicuri che conosciamo di aver conosciuto, se pure è conoscibile? Mio Dio, è già così difficile non perdersi a Chinatown...

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