L’etoile della Scala di Milano Roberto Bolle e lo stilista Francesco Scognamiglio hanno celebrato i dieci anni di Kukai insieme a Monica e Massimiliano Neri, che hanno portato la cultura giapponese nei Quartieri Spagnoli di Napoli. Tra gli ospiti anche Maria Mazza, Ilenia Lazzarin, Lina Carcuro, Alessandro Lukacs, Lorenza Lukacs e Marco Benevento, Lorenzo De Caro, Vincenzo Spadafora, Rossella Catapano.

Un party Casual Chic assolutamente riuscito con una console affidata a Lunare Project e alla dj modella britannica Miluna.

Dieci anni trascorsi nel segno dell’innovazione. Kukai è stato il primo ristorante giapponese in Italia a prevedere il servizio “ordini on line”, ha avvicinato decine di migliaia di napoletani, adulti e bambini, al sushi, di cui non conoscevano il sapore, cambiando le loro abitudini alimentari. E, oggi, quei bambini tornano al Kukai Sushi Restaurant con le loro fidanzate. È un punto di riferimento della cultura giapponese nel Meridione, con i fratelli Neri, per metà napoletani e per metà nipponici, con una vita in città e viaggi frequenti in Giappone, di cui sentono e vivono la cultura e la filosofia e ne parlano la lingua. E, ancora, loro stati i primi a portare a Napoli un concetto di ristorazione dove l’estetica, dal design al packaging, conta quanto il sapore. Due estati fa, ancora innovazione con il Kukai Capri: i primi a far arrivare la ristorazione giapponese  il sushi take away sull’isola azzurra.

Una pagina importante della storia di Kukai è dedicata all’Unicef e ad altri eventi benefici. Fuori e dentro le mura di uno spazio in cui ci sono l’anima, il modo di pensare, di sentire, di amare di Monica e Massimiliano Neri. I calendari “Nudi e crudi” (2009), “ORIacolORI” (2010), “Shodō” (2011), lavori che portano la firma del fotografo Sergio Goglia e le preziose prefazioni dell’attrice napoletana Luisa Ranieri e del celebre artista/regista Robert Willson, si sono rivelati vere e proprie opere d’arte di cui sono state anche realizzate gigantografie battute all’asta dalla giornalista Serena Albano per la costruzione di scuole destinate ad accogliere bambini vittime di abusi e violenze nel Sud Est asiatico. Le gigantografie sono state offerte dai fratelli Neri anche per un evento ospitato al Palazzo delle Arti di Napoli PAN, dove il ricavato è stato interamente devoluto alla croce rossa giapponese e ai bambini vittime dello tsunami.

Personaggi celebri del mondo del cinema, dell’arte, della cultura, del teatro non solo hanno scelto il Kukai come dimora e luogo di riferimento quando sono in città ma ne sono diventati ambasciatori spontanei attraverso foto e post pubblicati sulle loro pagine Facebook e copiosi tweets. Qui ci sono stati, apprezzandone e amandone l’atmosfera, l’accoglienza e la professionalità di chi ci lavora, eccellenze assolute internazionali dell’arte come Robert Wilson, Dante Ferretti, Roberto Bolle, del mondo del cinema come i registi Abel Ferrara, Ferzan Opzetek e gli attori Rupert Everett, Mariangela Melato, Valeria Golino, Lina Sastri, della moda come Valentino Garavani, Claudia Schiffer e Mario Testino, della musica come Mario Biondi. Del sushi Kukai se ne sono innamorati, nel corso degli anni anche i nostri calciatori, da Fabio e Paolo Cannavaro a Gonzalo Higuain. E nel 2005, in occasione di un suo concerto all’Arena Flegrea, Sting chiese il sushi Kukai in camerino.

In occasione dei 10 anni arrivano anche i tributi. Lunare Project (Radio Yacht), con l’art director Roberto Barone, dedica a Kukai una compilation che arriverà sul mercato discografico all’inizio del prossimo anno e in cui è racchiusa la musica che gli ospiti del Sushi Restaurant ascoltano abitualmente. Della compilation saranno selezionate alcune tracce in anteprima da Miluna in occasione del party glam Casula Chic. Tributo anche dall’amico e fotografo Sergio Goglia, a lavoro per la realizzazione di un libro che, attraverso immagini e parole, racconterà i 10 anni del Kukai.

 

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