MATTEO RENZI. «Ripartiamo dalla scuola». L’Upi: «I progetti ci sono già»

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«Il paese riparte dalla scuola». Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenuto mercoledì scorso al termine della sua visita a Treviso. «Il 70% dei sindaci che ho incontrato ci ha presentato progetti pronti sull’edilizia scolastica su cui non chiedono soldi al governo ma solo la modifica del patto di stabilità interno, nelle prossime ore sarà importante lavorare sul progetto di edilizia scolastica che sarà uno dei motori di sviluppo», ha spiegato Renzi. Il premier ha ricordato che verrà varato «un piano straordinario per l’edilizia scolastica». «Per noi la scuola è un luogo da cui ripartire, e nelle prossime ore con il ministro Giannini a palazzo Chigi studieremo come attuare il piano straordinario per l’edilizia scolastica, uno dei motori di sviluppo», ha spiegato. Non tarda però ad arrivare la replica dell’Upi, che attraverso Antonio Saitta, fa sapere, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio: «Caro Presidente, apprezzando molto la grande attenzione che ha deciso di dare alle politiche per la scuola, mi permetto di darle un consiglio da amministratore ad amministratore, che darebbe al Paese un segnale immediato che questa volta si passerà dalle parole ai fatti: i progetti immediatamente operativi per la messa in sicurezza delle scuole di Province e Comuni ci sono già, e sono quelli presentati dalle amministrazioni per accedere ai 150 milioni di euro messi a disposizione dal Decreto del Fare. Cominciamo con quelli, e potremo aprire cantieri già dal 15 giugno prossimo».

Valerio Esca

Valerio Esca
Non credo in una vita ultraterrena; comunque porto sempre con me la biancheria di ricambio. (Woody Allen)

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