STUDENTI IN VACANZA. Più Work Experience. Meno Holiday!

Fino a qualche tempo fa, tra un esame e l’altro, man mano che ci si avvicinava al mese di giugno, gli studenti iniziavano a pianificare le vacanze. Tutte indiscutibilmente last minute e low cost. Ma sicuramente divise tra mete esotiche e l’Italia del mare. Si confermano le previsioni riportate a inizio estate dal Sole 24 ORE che ha raccontato una tendenza, certo non nuova ma oggi nettamente in crescita. La vacanza vera e propria viene sacrificata in nome della work experience. In tempi di grande confusione, generata dalla crisi, meglio allungare il curriculum e perfezionare l’inglese che godersi un bagno di sole su una spiaggia bianca o il fresco all’ombra di qualche palma. Il Centro per il Turismo Studentesco, si legge nell’articolo, rivela che il 60% degli associati sceglie Londra, il 20% contribuisce alla crescita di appeal della Germania scegliendo Brlino, Amburgo e Francoforte. Fuori dai confini europei di decolla verso Australia e India, con gli approdi di Sidney o Melbourne che, grazie al programma Work&Travel, registrano un incremento di crescita del 63%. Attenzione però, non è che proprio tutti mettono la vacanza in un angolo.  Il periodo medio si aggira sui sette giorni e il “business plan” per studenti under 25 si attesta su un range tra 400 e 600 euro. Meta più gettonata la Spagna, seguita dalla Grecia e dalla new entry Croazia.

Raffaele Nespoli

Raffaele Nespoli
Chi non conosce la verità è uno sciocco. Ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

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