8 EPIFANIE E IL MAESTRO ANTONIO BIASIUCCI. A Castel dell’Ovo arriva la mostra nata dal progetto “Lab” con oltre 150 scatti

Un tavolo lungo 15 metri, accolto nel grande ventre di tufo della Sala delle Prigioni di Castel dell’Ovo, dischiude lo sguardo ad 8 diverse visioni fotografiche. Si chiama EPIFANIE ed è la mostra nata dalla prima edizione del “laboratorio irregolare” di Antonio Biasiucci. Otto giovani artisti per oltre 150 opere fotografiche, racchiuse dentro dei portfoli da scoprire attraverso l’intima azione dello sfogliare.

Un’esperienza nasce dall’incontro tra Biasiucci e Ilaria Abbiento, Fulvio Ambrosio, Chiara Arturo, Giuliana Calomino, Cristina Cusani, Susy D’Urzo, Luigi Grassi e Claudia Mozzillo. Per circa due anni, a cadenza bisettimanale, nel suo studio napoletano l’artista ha seguito gratuitamente i ragazzi nel loro percorso artistico, guidandoli nella produzione di un progetto di ricerca personale. Cardine del processo l’ispirazione di Antonio Neiwiller, compianto regista napoletano, amico di Biasiucci, che insisteva sulla necessità di solleticare continuamente “le corde interne del pensiero e dell’emozione, affinché diventino epifanie pure e scarnificate” (Leo de Berardinis).

Alla ricerca della propria  “epifania”, i ragazzi così hanno raccontato un mondo interno vario e stratificato: Ilaria Abbiento scova le immagini sacre custodite nelle piccole botteghe, Fulvio Ambrosio parla di contatti umani, Chiara Arturo dei suoi viaggi verso casa, Giuliana Calomino di un mondo che nasce, Cristina Cusani del proprio abbecedario, Susy D’Urzo della sua famiglia, Luigi Grassi di assenze svelate, Claudia Mozzillo delle donne dell’alta borghesia napoletana.

Il tavolo quadrato dello studio di Biasiucci, protagonista assoluto degli incontri del “laboratorio irregolare”, è portato fuori per la città: un invito di convivialità e di condivisione con gli altri. L’allestimento, disegnato da Giovanni Francesco Frascino con gli studenti del Corso di Progettazione Allestimenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, accompagnerà l’esposizione anche in altre sedi in Italia.

Gli otto lavori di EPIFANIE sono raccontati inoltre anche dal catalogo a cura di Antonio Biasiucci e Antonello Scotti di Aporema Onlus (che ha anche coordinato il progetto Lab), pubblicato da Peliti Associati, testi di Chiara Pirozzi, progetto grafico di Adversa.

La mostra, aperta al pubblico fino al 2 giugno 2014, ha ricevuto il patronato del Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e al Turismo, e il “matronato” della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, ed è stata realizzata grazie ad un’azione di crowdfunding e al contributo di ASMe, Associazione Senologica del Mediterraneo nata per diffondere la cultura della prevenzione del cancro alla mammella e della senologia, in Campania e nel resto d’Italia.

facebook.com/perunlaboratorioirregolare

twitter.com/lab_irregolare

EPIFANIE

LAB / per un laboratorio irregolare

Napoli, Castel dell’Ovo, Sala delle Prigioni

30 aprile – 2 giugno

dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 19.00

domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.30

ingresso libero

Francesca Scognamiglio Petino

Francesca Scognamiglio Petino
Immagino la comunicazione come una donna affascinante e intrigante. Sguardo sicuro e deciso. Una donna che ama le sfide e ama vincerle!

Articoli Correlati