WADI. Alla scoperta dei canyon omaniti

Posted On 30 apr 2014
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Avete in mente i canyon americani? Ecco…adesso immaginate quei canyon attraversati da corsi d’acqua cristallina, e incorniciati da palme alte e verdi e da una fitta e lussureggiante vegetazione.

Non state sognando. Posti così esistono sul serio, e se volete vederne di spettacolari salite sul primo aereo e volate in Oman.

L’Oman è per eccellenza il luogo in cui ve ne sono di straordinari. Uno spettacolo della natura che regala agli occhi visioni da favola.

Il Wadi Shab è certamente tra i più spettacolari in assoluto. Quando ve lo troverete di fronte resterete senza parole. Una meraviglia della natura che regala emozioni incredibili e che richiede, però, un particolare sforzo fisico per affrontarlo. Perciò, piccolo zainetto in spalla, scarpetta da corsa e abiti leggerissimi (meglio avere il costume sotto) e sarete pronti. Wadi Shab si presenta come un canyon stretto, attraversato da un torrente con acqua cristallina e dai riflessi incredibili che scorre lungo pareti rocciose e montagne selvagge, ricoperte da palme lussureggianti.
Il wadi è tra Muscat e Sur, cittadina sul mare. Lasciate la macchina e prendete la piccola barchetta guidata dai locali e raggiungete la sponda opposta. Da qui inizia il sentiero verso il paradiso.

Trekking di un’oretta almeno e vi ritroverete dinanzi lo spettacolo di piscine naturali meravigliose. Approfittate di un bel bagno nell’acqua fresca, e attraversate a nuoto (non avete altro modo) il canyon, fermandovi ogni tanto tra scogliere e spiaggette di fortuna. E quando vi sembrerà di avere la strada sbarrata da una parete rocciosa chiusa, scoverete una minuscola apertura. Passatela senza indugio: l’eden è lì. Pochi metri e sarete in un’enorme cavità a cielo aperto dove senza dubbio vi tufferete per regalarvi il benessere di un bagno sotto una spumeggiante cascata tra le acque verde smeraldo.

A soli 2 chilometri, altra meraviglia è il wadi Tiwi, spettacolare gola stretta e profonda scavata nella montagna che corre tra alte scogliere fino al mare. Il paesaggio all’ingresso è stato rovinato dalla costruzione di un grande cavalcavia ma compensa con la sua vecchia tradizione villaggi, circondati da rigogliose piantagioni di datteri e banane.  La strada per raggiungere il wadi è stata ampliata e raggiungere piantagioni e piscine è facilissimo. Anche qui vi aiuteranno i barcaioli a mettervi sul sentiero giusto. Chiudete in bellezza: fermatevi per un ultimo bagno alla curiosa dolina di Bimmah, una profonda cavità nel terreno nel quale si infiltra l’acqua del mare poco distante. Attenzione comunque, perché girano voci e leggende di draghi sottomarini, e solo i più coraggiosi tentano un tuffo in queste piscine naturali.

Consiglio: nei pressi del Wadi Tiwi non perdete il villaggio di Harat Bidah.

Melania Bifaro

Melania Bifaro
Non dire mai... tanto ormai...