SENEGAL. Viaggio nella natura tra Bandia e Sine Saloum

    Posted On 03 mar 2014
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    Un viaggio nel cuore dell’Africa non può prescindere dal contatto con la natura. Il Senegal, terra di danze e suoni tribali notturni, di capanne tra le mangrovie, di sabbia rossa che brucia negli occhi, saprà toccarvi il cuore.

    Se avete voglia di un safari non dovete necessariamente andare a Est o in Sud Africa. Se siete in Senegal, vicinissimo a Mbour, cittadina della Petite Cote tutta spiaggia-mare-alberghi, c’è una splendida riserva che apre le porte del regno animale.

    Bandia è la prima riserva naturale privata del paese, ed è un esempio straordinario che ha consentito di “reintrodurre” in questa parte del continente nero una particolare flora e moltissime specie di grandi mammiferi spariti nei secoli per la crescita dei villaggi e, purtroppo, anche del bracconaggio.

    Gli animali sono stati trasportati qui direttamente dal Sud Africa e, lentamente, stanno ripopolando l’area restituendole la sua identità.

    Il parco ha una flora pazzesca, è ricco di baobab giganti, un’esclusiva da queste parti, oltre che di eucalipti e acacie. Con la guida di un ranger del parco, attraversare Bandia e i suoi sentieri su strada di terra rossa sarà uno dei ricordi più belli da portare a casa, tra scimmie, giraffe, gazzelle, ippopotami, struzzi, cinghiali, facoceri selvatici, zebre, iene, bufali, coccodrilli e persino un enorme rinoceronte pronto a sbarrarvi la strada.

    Se amate profondamente la natura, non perdete l’appuntamento anche col delta del Sine Saloum, tra i più belli della regione, con i suoi paesaggi pittoreschi e i piccoli villaggi. Il parco è splendido e selvaggio, fatto di lagune, mangrovie e cordoni sabbiosi che si uniscono in un bellissimo habitat naturale popolato da più di trecento specie di uccelli e da una straordinaria fauna marina. L’anima autentica del Senegal è qui, tra i villaggi sulle rive del Saloum che vivono di pesca e di raccolta di arachidi. Fate un giro in piroga per risalire il delta del fiume e scoprire le micro-isole di questo luogo pittoresco e ancora sconosciuto. La vita scorre ancora secondo ritmi antichi, scanditi dalla lentezza del tempo. Si avrà l’impressione di essere in un’altra dimensione.

    Consiglio: un buon pranzetto di pesce all’aperto in una delle casupole di legno che costeggiano la laguna e addormentarsi al tramonto su un’amaca.

    Melania Bifaro

    Melania Bifaro
    Non dire mai... tanto ormai...

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