SALVATI LA PELLE. La prima App che ci protegge dal sole

Salvati la pelle

Che i nuovo smartphone e tablet abbiano stravolto le nostre abitudini è un dato di fatto. Diciamoci la verità, hanno anche cambiato in peggio la nostra capacità di stare assieme. Poche cose sono più tristo di una coppia seduta al tavolino di un bar o di un ristorante nel mutismo più assoluto: lei a postare foto su Facebook, lui ad organizzare la partita di calcetto. Eppure, con l’introduzione delle App alcune cose sono migliorate. Ora è molto più facile trovare un ristorante, un film al cinema, prenotare un volo ecc. ecc. Come sempre, insomma, è l’uso che si fa della tecnologia a fare la differenza. La fondazione Melanoma del Pascale, ad esempio, ha messo appunto un software particolarmente utile in vista dell’estate. Si chiama Salvati la pelle, e consente di conoscere l’intensità dei raggi solari e offrire qualche consiglio utile. Ma come funziona? Grazie al dispositivo di localizzazione Gps, presente nel cellulare o nel tablet, l’App individua la posizione dell’utente e confronta le sue coordinate con i dati provenienti dai satelliti Esa (Agenzia spaziale europea). In questo modo, rileva l’intensità dei raggi Uv nel luogo esatto in cui ci si trova, e allo stesso tempo fornisce anche le informazioni sullo spessore dello strato di ozono. Ma non solo. L’applicazione consiglia  anche che tipo di protezione usare in quella data circostanza: cappellino, maglietta, crema solare fino ad arrivare a sconsigliare di esporsi al sole in presenza di raggi troppo intensi. Inoltre, dice quanto tempo esporsi al sole e contiene schede di approfondimento sui diversi fototipi e sui possibili danni e benefici dei raggi ultravioletti.

Raffaele Nespoli

Raffaele Nespoli
Chi non conosce la verità è uno sciocco. Ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

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