ROBIN THICKE PLAGIA MARVIN GAYE. Secondo I giudici “Blurred line” somiglia troppo a “Got to give it up”

«Rispettiamo il procedimento in aula, ma siamo estremamente delusi dal verdetto di oggi, che crea un orribile precedente per il mondo della musica e della creatività. “Blurred lines” è stata creata dai cuori e dalle menti di Pharrell, Robin e T.I. e non rubata a qualcun altro o da qualche altro posto. Stiamo valutando il verdetto e prendendo in considerazione le nostre future mosse: avrete presto nostre notizie a riguardo di questa faccenda». Questa la dichiarazione con la quale Robin Thicke, Pharrell Williams e T.I. hanno accolto il verdetto che conclude il processo che vedeva i tre chiamati in causa dalla famiglia di Marvn Gaye, che li accusava di plagio. “Blurred lines”, la canzone di Thicke prodotta da Pharrell Williams e T.I. somiglia infatti troppo a ”Got to give it up” di Marvin Gaye. Tre settimane di udienze-vip, che hanno visto anche tentativi pratici di scagionamento dalle accuse: come quello che Thicke ha allestito, chiedendo e ottenendo di avere un pianoforte col quale eseguire un medley “comparativo”, con lo scopo di dimostrare alla giuria quanto le forme di base del pop si somiglino tutte tra di loro.

MARZO 2015 TESSERINO CRISCITIELLO

 

La Corte ha tuttavia stabilito che “Blurred lines” è un plagio, per il quale la famiglia di Marvin Gaye verrà risarcita per ben 7,4 milioni di dollari. ”Questa faccenda è più importante del denaro. Va a influire sulla creatività dei giovani musicisti”: così ha preso posizione il team legale dei tre artisti, secondo quando riporta Billboard – “una decisione sbagliata, in questo caso, reprimerà i musicisti e le etichette che li finanziano perché stabilirà che non è possibile rendere omaggio a un genere, uno stile o un groove”. Nemmeno questo appello in difesa della libera creatività è tuttavia bastato a fermare le pretese della famiglia Gaye: i legali a tutela dei diritti d’autore del mito del soul, scomparso nel 1984, hanno anche fatto sapere di avere intenzione di bloccare le vendite e la distribuzione del brano finché non sarà raggiunto un accordo soddisfacente sulla ripartizione di futuri introiti derivanti da “Blurred lines”.

Rosa Criscitiello
Uno spettacolo si può preparare in un mese. Improvvisare, invece, richiede una vita. (Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009).

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