MALATTIA. Per i genitori finisce l’incubo dei certificati

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Finalmente qualcuno si è accorto dell’inutilità dei certificati medici per le assenze dei bambini da scuola di oltre cinque giorni. Una grande conquista di libertà per milioni di genitori che sino ad oggi sono stati costretti ad accaparrarsi i certificati dopo ore e ore d’attesa negli studi dei medici di famiglia. E già, perché a qualsiasi ora si arrivi, si troverà sempre una coda di vecchietti pronti a farsi misurare la pressione o a farsi leggere le analisi del sangue. Ma questa è un’altra storia. Tornando alla scuola, e alla liberazione dei genitori dall’obbligo di presentare il certificato, la decisione è stata presa del Consiglio di Stato, con una sentenza depositata il 17 marzo scorso. Secondo i giudici questo orientamento è «perfettamente in linea con le osservazioni del gruppo di lavoro ministeriale, nel cui ambito è emersa la scarsa utilità delle predette certificazioni, sull’assunto che le malattie infettive sono spesso contagiose in fase di incubazione, ma raramente quando il soggetto è convalescente». Udite, udite, nel 2014 abbiamo finalmente scoperto che il periodo più pericoloso per le malattie infettive è quello che precede l’insorgere dei sintomi, ovvero l’incubazione. Beh, meglio tardi che mai. Almeno adesso non ci troveremo più davanti alle solite risposte di quelle maestre che «mi spiace, ma proprio non posso riammetterlo in classe se prima non mi porta il certificato medico».

Raffaele Nespoli

Raffaele Nespoli
Chi non conosce la verità è uno sciocco. Ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

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