LUIGI de MAGISTRIS. “Napoli è quotidianamente in adrenalina vulcanica”

Luigi de Magistris | ph Velia Cammarano

Luigi de Magistris | ph Velia Cammarano

Luigi de Magistris, Sindaco di Napoli, interviene così alla conferenza stampa di presentazione della Piazza Incantata, ospitata a Palazzo San Giacomo, in Sala Giunta.

Un ringraziamento a tutti. In particolare, un caloroso ringraziamento, oltre che benvenuto nella città di Napoli, a Luigi Berlinguer, col quale tante volte ci siamo trovati a parlare in un luogo che recentemente è stato messo sotto attacco che è Bruxelles. Un ringraziamento alla scuola italiana e ovviamente in particolare alla scuola napoletana in tutte le sue articolazioni, al nostro magnifico Conservatorio di San Pietro Majella, i maestri che saranno i protagonisti, e all’enorme capacità organizzativa che la nostra città ha dimostrato di saper mettere in campo.

È un po’ l’orchestra, quindi ognuno sa quello che deve fare, e la cosa più bella è che lo si fa con l’esclusiva valorizzazione del capitale umano. Mi sembra più che appropriato in questo contesto il termine “politica” che mi ha insegnato proprio la scuola, inteso come “polis”, come luogo di convivenza, come luogo di partecipazione.

Credo che questo evento abbia una grande visione politica. Ancor di più se si pensa a questo momento storico di grandissima difficoltà che sta vivendo l’Europa, che vive il mondo, che vive il nostro Mare Mediterraneo. Noi vogliamo dimostrare la potenza dell’amore attraverso la musica, il più grande coro del mondo, 13.000 ragazzi che insieme nell’armonia che solo loro potranno realizzare, con tutta la bravura che avranno i maestri, che avranno i professionisti, sarà un’armonia organizzata ma allo stesso tempo spontanea, allo stesso tempo unica e irripetibile, perché credo che questa è la potenza della musica: dimostrare che noi ci dobbiamo abituare ad eliminare dalla nostra mente un termine che ci comincia a stare stretto, che è quello di proprietà e di confine, la musica ci insegna il coraggio di aprire il cuore ogni oltre barriera e con grande gioia di vivere.

È vero, e ringrazio molto Luigi Berlinguer che ha parlato di “sana follia”, termine che fu usato in ben altro momento storico da Luigi Settembrini, napoletano, il quale disse che in alcuni momenti storici bisogna affidarsi più ai folli che ai santi. È evidente, la città di Napoli deve coniugare ogni giorno, razionalità e follia, anarchia e giustizia, spregiudicatezza e piedi per terra, e bisogna provare a trovare quella sintesi che le orchestre riescono a trovare nei momenti anche più difficili. Quando l’umanità  ha vissuto momenti difficili è la cultura che l’ha salvata, è la capacità di guardare oltre l’ostacolo.

Questa città è una città del mondo molto “Glocal”. È locale ma è globale, vuole provare a scrivere anche un po’ una pagina diversa in un  momento storico in cui stiamo un’altra volta affannandoci  a trovare chi sono i nuovi alleati, chi sono i nuovi nemici, chi sono i nuovi avversari, una nuova guerra fredda. La musica ci ha insegnato che possiamo essere tutti fratelli e sorelle, e soprattutto che la diversità è un grande elemento di ricchezza. E io in questi cinque anni ho conosciuto delle eccellenze straordinarie, scuole della nostra città proprio sulla musica, incredibile, ragazzi che hanno impugnato le armi della musica, rinunciando al degrado, alla violenza e anche a quello scetticismo che certe volte può prenderci il cuore, l’anima e la mente.

C’è un grande senso di commozione tra tutti noi, perché solo l’idea di aver messo in piedi un’operazione di questo tipo, con una collaborazione istituzionale eccellente, è la riprova che la cultura è l’anima con cui si possono riscattare le comunità. Sono assolutamente persuaso, da sempre e non da adesso nei panni di Sindaco, che la cultura è anche economia e lo stiamo dimostrando proprio nella nostra città, che attraverso l’industria in senso ampio, turistico culturale, si è messa nuovamente in moto l’economia della nostra città.

Sono convinto che il 9 aprile a Napoli, con la collaborazione di voi tutti e con la potenza della Rai, ovviamente della comunicazione, verrà fuori questa immagine. Dal cuore del Mediterraneo, la musica può raggiungere il cuore delle persone che hanno avuto tantissime sofferenza e che rischiano di perdere di vista la speranza. In questa città, ci sarà sempre rifugio per tutti. Ce lo ha insegnato la storia culturale della nostra città. Noi siamo sintesi di tante culture, di tanti popoli. Siamo una città di mare, chi si sente solo, venga a Napoli, e troverà tanti problemi ma mai la depressione, siamo quotidianamente in adrenalina vulcanica. 

(Conferenza Stampa. Napoli. 01.04.2016. Palazzo san Giacomo. Sala Giunta)

Luigi de Magistris

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