L’OCCHIO DEL FOTOGRAFO. A Milano torna la collettiva di artisti italiani e internazionali.

A Milano si torna a parlare di fotografia. Inaugura infatti alla galleria Valeria Bella, una mostra, aperta al pubblico sino al 6 maggio 2014, che riunisce alcuni dei più grandi artisti e fotografi degli ultimi anni.Uno sguardo, o meglio, “L’occhio del fotografo” che indaga sfumature e contorni, in un lungo viaggio spazio-temporale tra autori senza tempo e stile senza fine.

C’è Robert Capa che coglie la risalita dalla spiaggia di Pablo Picasso: ombrello in mano il pittore ripara dal sole la sua giovane compagna, Françoise Gilot, sulla costa azzurra di Golfe-Juan del 1948. C’è Robert Doisneau è con due delle sue foto più famose. Atmosfere francesi che ritornano anche nelle immagini piene di ironia Elliott Erwitt, e in quelle profondamente neoraliste di Nino Migliori.

Ugo Mulas riprende le sottilissimi e scarnificate sculture di Giacometti, insieme alle immagini vintage tratte dalle serie delle “Biennali”, mentre Mario Giacomelli fissa le sue figure, quasi danzanti, ad alto contrasto bianco-nero. Tra gli italiani c’è anche Giovanni Chiaramonte, con alcune immagini che illustrano la sua profonda e interiore ricerca sul territorio, e che fa da padre putativo a due quasi esordienti: Fausto Giaccone, con alcune fototratte dal lavoro “Cavallino Treporti” e il giovane Filippo Romano, autore di un lavoro di ricerca, sia formale che di contenuti.

Alle foto di Pierre Pellegrini, vero e proprio “ritrattista della natura”, si alterna una divertente serie di ritratti di attori di Hollywood. Dall’America vengono infatti altri autori della mostra: Dennis Stock, Andreas Feininger, William Klein e Todd Hido, con le sue atmosfere rarefatte.

La mostra collettiva dedicata a questi grandi fotografi italiani e internazionali è visitabile dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 19, alla Galleria Valeria Bella in via Santa Cecilia, 2 (ingresso da via San Damiano) di Milano. Impossibile mancare.

Giuliana Calomino

Giuliana Calomino
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. (da Demian di Hermann Hesse).

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