L’ARTE DI NON AMAREGGIARSI LA VITA. Dalla Spagna il bestseller sulla felicità

Possiamo essere felici anche se ci manca qualcosa di essenziale. Tipo: ho perso il  mio grande amore. E possiamo realizzarci anche se abbiamo un impedimento oggettivo alla vita piena. Come  Stephen Hawking  che vive sulla sedia a rotelle ma è uno dei più grandi scienziati del mondo. Ecco, a meno che tu non sia un inguaribile masochista, ti consiglio di leggere – prendendo appunti – il manuale L’arte di non amareggiarsi la vita (Vallardi Editore, pagg. 256, euro 13) dello psicologo Rafael Santandreu. Uno che sa il fatto suo, tanto da aver venduto 100mila copie nella sua Spagna, soprattutto grazie al passaparola. Santandreu smonta drammi e paure comuni con lucidità e precisione, argomentando che ciò che ci fa star male non è quel che accade all’esterno ma il nostro modo di interpretarlo. Sembrerebbe banale e scontato, e si potrebbe ribattere, protestando, che non tutto si può risolvere con la razionalità e che ci sono cose che non dipendono da noi. Verissimo: però da noi dipende la volontà di star bene. Ecco allora che l’autore, senza essere né pedante né pesante, ci mostra come ripensare la vita e combattere i due demoni che ce la rendono, talora, un inferno: la terribilità, vale a dire la tendenza al catastrofismo che ci fa valutare con esagerazione ogni cosa (con ovvie conseguenze di malessere), e la necessitite, che ci porta a ritenere essenziali cose che non lo sono, e a credere che senza di loro non potremo mai essere felici. Santandreu ci offre anche un metodo per modificare il nostro atteggiamento, e una serie di applicazioni pratiche. Spuntano qui e là anche delle liste, utilissime a quelli che la decadenza psicofisica ce l’hanno nel DNA (stampatevele e azzeccatevele sul frigorifero). Dalla top ten delle “credenze irrazionali” – quelle che, secondo lui, non hanno ragion d’essere – ne trascrivo una: “Se il mio partner mi mette le corna, non posso portare avanti la relazione. L’infedeltà è una cosa terribile, che ti distrugge dentro”. Se leggi il libro, capisci che si supera. Anzi, sai come fare.

Ida Palisi

Ida Palisi
I was in the middle when I knew I had begun.

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