IL RUBYGATE DAL PUNTO DI VISTA DEL GRAPHIC JOURNALISM. Il racconto a fumetti dei retroscena di Arcore

cop_ruby.ai

Molti l’hanno definito il primo graphic novel sul caso Ruby, sull’inchiesta e sul processo che hanno coinvolto Silvio Berlusconi (all’epoca Presidente del Consiglio) condannato a 7 anni per concussione e prostituzione minorile.

Io preferisco considerarlo, in modo più specifico, un’espressione di graphic journalism. È stato proprio questo primo volume, scritto dai giornalisti Gianni Barbacetto e Manuela D’Alessandro, ad inaugurare “Tortuga”, la nuova collana di inchieste giornalistiche a fumetti edita dalla Round Robin.

“Ruby (Sesso e potere ad Arcore)”, questo è il nome del libro illustrato da Luca Ferrara, non è il primo tentativo di raccontare le vicende che hanno coinvolto politici, manager, personaggi noti e meno noti del mondo dello spettacolo, nello scandalo a luci rosse che ha investito l’ex premier. Già Santoro nel 2011 aveva provato a raccontare ad Anno Zero la vicenda sotto forma di fumetto, suddividendo il racconto illustrato in più puntate (ancora disponibili su YouTube e su Rai.tv).

Accompagna l’uscita del libro, completo di atti giudiziari, dialoghi realmente avvenuti in tribunale, intercettazioni ed un dettagliato apparato redazionale, l’originale book trailer con una colonna sonora dal titolo piuttosto esauriente: “Il Re”.

Il graphic journalism è un filone già piuttosto affermato negli Stati Uniti e in Europa, che in questi ultimi anni sta prendendo notevolmente piede anche in Italia e che non va confuso con la satira. Per graphic journalism, infatti, si intende quella forma di giornalismo che racconta notizie e fatti reali attraverso la combinazione di immagini disegnate e parole, nel formato del più generico graphic novel. Un esempio di graphic journalism di grande qualità, tutto italiano, è il magazine on line “mamma!” nato dall’iniziativa di Carlo Gubitosa e Mauro Biani, al quale dedicheremo più spazio nei prossimi post.

L’uscita di “Ruby (Sesso e potere ad Arcore)” era stata annunciata a gran voce per venerdì 28 febbraio, ma ancora non è disponibile in molte librerie.

Ricordo una lezione all’università con un professore che lavora ancora oggi in Mediaset e che ci raccontava del Berlusconi giovane pubblicitario, al quale fu affidata la campagna promozionale per una nota bevanda alcolica. I risultati della campagna furono piuttosto deludenti in termini di vendite ma Berlusconi era convinto di aver fatto un ottimo lavoro. Decise quindi di fare un piccolo test: un giorno lasciò l’ufficio nel quale lavorava e andò in tutti i bar di Milano a chiedere la bevanda alcolica di cui aveva curato la campagna promozionale. Nove bar su dieci non avevano neanche una bottiglia della bevanda. Dunque le vendite non erano scarse perché la campagna promozionale non era stata efficace, ma perché il prodotto non aveva neanche raggiunto il consumatore.

Federica Di Maio

Federica Di Maio
Fortunatamente, secondo la moderna astronomia, l'universo è finito: un pensiero consolante per chi, come me, non si ricorda mai dove ha lasciato le cose. (Woody Allen).

Articoli Correlati