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IL PALO FERMA IL CONTROSORPASSO AZZURRO. Pari del Napoli al “San Paolo” contro il Milan: il sogno si infrange sul legno di Martens

E’ durato solo cinque minuti il controsorpasso azzurro: dal 38’ del primo tempo, quando il tiro di Insigne deviato da Abate si è infilato alle spalle di Donnarumma, fino 43’, con Bonaventura che ha raccolto un assist involontario di Koulibaly scaraventando la palla tra il palo e un incolpevole Reina. Cinque minuti in cui le sorti del campionato si erano nuovamente sovvertite, nei quali il Napoli era riuscito a riprendere la testa della classifica. Eppure, alla fine del match, è ancora la Juventus ad occupare la posizione di leadership a un solo punto dai partenopei. Ma l’analisi della partita non può prescindere da almeno tre fattori: il primo riguarda l’atteggiamento ostruzionistico e rinunciatario messo in campo dal Milan dal primo all’ultimo minuto, con l’avallo dell’arbitro che si è deciso ad ammonire il giovanissimo portiere rossonero per perdita di tempo solo nella ripresa, quando era ormai troppo tardi; il secondo riguarda la brillantezza di alcuni uomini chiave del Napoli, come Hamsik e Higuain, anche ieri apparsi leggermente in debito di condizione; il terzo è riferibile alla prevedibilità del modulo, oramai non più sorprendete per le squadre avversarie, che lo disinnescano semplicemente annullando le fonti del gioco e impedendo le linee dei passaggi. Al punto che ieri si sono rivisti i lanci lunghi e centrali di Mazzarriana memoria, senza però poter contare sugli scatti di Lavezzi e Cavani.

Sarri ha provato, a dire il vero solo sul finale, a sperimentare un 4-2-4 dettato più dal tentativo disperato di racimolare altri due punti che da una reale convinzione. Tentativo che, se non si fosse infranto sul palo, nel tiro di Martens nel cuore dell’aria di rigore, o tra i guantoni immensi dello spilungone Donnarumma, capace di bloccare un tiro da due metri di El Kadduri, avrebbe portato sicuramente ad altro risultato. Eppure, considerato che il Napoli era reduce da due sconfitte beffa e che il campionato è ancora lungo, il pari di ieri non deve spingere i detrattori a buttare la croce addosso alla squadra. Deve al contrario essere visto in chiave ottimista che ci si augura si completi giovedì quando a Fuorigrotta arriverà il Villareal, che all’andata ha battuto il Napoli con quel gol su punizione di Suarez. E che può essere a sua volta superato, se si affronterà la partita davvero come se fosse una “finale”.

Pier Paolo Petino
Mi emoziona l'impresa sportiva, l'uomo che supera i propri limiti e vince. Lo sport come metafora della vita, raccontarlo è la mia passione.

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