FOTOLEGGENDO 2014. Il Festival compie 10 anni: mostre, incontri e proiezioni

Punti di (s)vista o semplicemente un mondo di scatti. Adesso come allora, ben 10 anni fa, quando nasceva il Festival Fotoleggendo, organizzato da Officine Fotografiche, punto di riferimento della cultura fotografica (e soprattutto fotogiornalistica) in Italia. Una rassegna ricca di eventi, incontri, mostre, premi, letture di portfolio nella affascinante cornice di archeologia industriale dell’ISA, l’Istituto Superiore Antincendi di Roma.

Per tutto giugno, e sino alla fine di luglio, la Capitale ospiterà sguardi molteplici e autori internazionali e italiani, come Emiliano Mancuso, la cui mostra “Casa Felix”curata da Renata Ferri, racconta la vita difficile di una comunità di minori con problemi familiari e penali alle spalle nel quartiere romano Torrespaccata, periferia orientale della città. Nessuna storia di denuncia, ma solo una “fiaba sull’amicizia e sul diritto negato ad un’adolescenza normale”.

In mostra ci saranno anche progetti che sono girati molto quest’anno, come “Jours de Nuit -. Nuits de Jour” di Elena Chernyshova, sulla vita quotidiana degli abitanti di Norilsk, una città mineraria a nord del circolo artico, con le sue temperature medie di -10 C e i suoi due mesi immersi nella notte polare. Una vita dalle condizioni estreme, che dice molto sull’adattamento dell’uomo, sul disastro ecologico provocato dalle molte industrie costruite e sull’isolamento. Presente anche Tanya Habjouqa che si è fatta notare con il suo “Occupied Pleasures”, che ha vinto quest’anno il World Press Photos. Il lavoro narra della vita quotidiana dei palestinesi, che abitano uno delle zone più critiche del mondo, con senso dell’umorismo e acutezza.

Spostandoci più in là nella cartina geografica, ad Est, troviamo in mostra il dissacrante cinese Ren Hang. E se il fotografo, nel suo paese, è spesso vittima di censura, perchè la sua arte è considerata oscena, qui invece strappa un lieve sorriso. Dal Giappone invece viene “As it is”, fotografie di Mijo Kajioka, lievi come degli haiku.

Non mancano omaggi alla pellicola, con “Double Zero” di Jason Eskenazi, che ha collezionato le parti iniziali dei fotogrammi, che contengono solo la prima parte dell’immagine: “Ho pensato fossero belle e misteriose e che contenessero un senso di perdita”. Una ricerca invece delle proprie origini andaluse invece è l’esigenza espressa da Alvaro Deprit, (la mostra è a cura di Annalisa D’Angelo) quasi degli appunti di viaggio.

In Ucraina invece la giovane fotografa Anastasia Taylor-Lind che ha documentato le recenti proteste attraverso i volti dei protagonisti pro e contro l’Unione Europea e Russia. Due differenti anime della stessa piazza. Dedicato all’Ucraina è anche il lavoro di Piero Quaranta “Šče ne vmerla Ukrajiny”, lui però è andato dietro le barricate.

Della sezione Off ci sono inoltre la galleria Interzone, con il lavoro di Marco Spaggiari “Il tempo della messe” e lo spazio Nuovo Cinema Palazzo con una mostra curata da Camera Oscura di Roma delle opere realizzate dai ragazzi della Comunità Pubblica per Minori di Lecce (da un laboratorio curato da Andrea Mosso).

Inoltre all’ISA arrivano i “Dummy Award” 2013, i migliori 50 libri fotografici mai pubblicati, selezionati da una giuria internazionale. E sono previsti tre giorni di proiezioni di video e documentari a cura di Emiliano Mancuso al Teatro Ambra alla Garbatella dal 17 al 19 giugno, e due giornate di studio sull’immagine documentaria a cura di Punto di Svista con il fotografo israeliano dell’Agenzia Magnum Micha Bar-Am, e il regista Francesco Del Grosso.

Per conoscere tutte le date, gli orari di ciascuna mostra ed appuntamento è bene consultare il sito:

http://www.fotoleggendo.it/

Giuliana Calomino

Giuliana Calomino
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. (da Demian di Hermann Hesse).

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