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FACEBOOK. Sui social i sentimenti diventano “infettivi”

A woman uses an iPad with a Facebook app in this photo illustration in Sofia

Che i social network fossero “contagiosi” lo si era capito già da tempo. Del resto, prima dell’arrivo di Facebook, avreste mai pensato di sentire un ragazzino di undici anni usare il termine “viralizzare”? Ora però una ricerca dell’Università della California di San Diego dimostra che il social è anche capace di contagiare gli utenti con una vera e propria ondata di sentimenti. O meglio, sono i sentimenti ad “infettare” gli utenti. Semplificando un po’, per misurare la rapidità di diffusione del “contagio da post” i ricercatori hanno stabilito una variabile casuale (la pioggia) scoprendo che una giornata piovosa è in grado di gettare il malumore all’interno del social network, aumentando il numero di post negativi dell’1,16% e facendo diminuire quelli positivi dell’1,19%. Sin qui, direte, tutto normale. Se una giornata parte male, tanto vale dirlo su Facebook… La cosa sorprendente è che gli status negativi inseriti dagli utenti che si erano dovuti districare tra ombrelli e impermeabili hanno finito per negativizzare anche amici che invece non si erano dovuto scontrare con il meteo. Per la precisione, ogni post negativo inserito da chi si trovava sotto l’acqua ha provocato in media altri 1,29 post negativi tra gli amici all’asciutto; mentre ogni post positivo ha generato altri 1,75 post positivi tra gli amici. Del resto, se la felicità e la rabbia sono contagiose nel mondo reale, perché non dovrebbero esserlo anche in quello virtuale?! Morale della ricerca, se la giornata parte male evitate di postare la vostra frustrazione on-line. Non vorrete mica “infettare” tutti i vostri amici?

Raffaele Nespoli

Raffaele Nespoli
Chi non conosce la verità è uno sciocco. Ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

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