ARTI BIONICI. Quando la scienza riesce a superare la fantascienza

esoscheletro

A volte, sempre più spesso, la realtà riesce ad eguagliare la fantascienza. Non parliamo delle auto voltanti che tutti pensavano sarebbero diventate di uso comune alle soglie del nuovo millennio, ma di qualcosa altrettanto straordinario. A pochi giorni dall’inizio del mondiale brasiliano arriva infatti la notizia di un sorprendente esoscheletro capace di far camminare nuovamente persone che sono costrette su una sedia a rotelle. Un progetto che nell’immaginario comune è legato a doppio filo con il campionato del mondo, perché sarà proprio in occasione della kermesse d’apertura che “Andar de Novo” (questo il nome dell’apparecchiatura) consentirà il miracolo hi-tech. Indossato da un ragazzo colpito da paralisi totale degli arti inferiori, l’esoscheletro sarà dotato di un computer montato sulla sua schiena; un cervellone che  tradurrà le intenzioni in movimento. Il tutto anche grazie ad uno speciale casco sulla testa del paziente. Qualcosa del genere, sinora, si era visto solo in futuristiche serie tv, dove il protagonista riusciva a sollevarsi dalla sedia a rotelle proprio grazie a queste gambe bioniche. Del resto, tutte le più grandi invenzioni del secolo sono state in qualche modo anticipate dal grande e dal piccolo schermo: si pensi ad esempio alle ricetrasmittenti di Star Trek, che altro non erano se non dei cellulari. Chi sa che un domani queste gambe bioniche non diventino si uso comune, magari la tecnologia renderà possibile la sostituzione di interi arti e organi.

Raffaele Nespoli

Raffaele Nespoli
Chi non conosce la verità è uno sciocco. Ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

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