XX POMIGLIANO JAZZ IN CAMPANIA. Arrivano Goran Bregovic, Omar Sosa e l’Orchestra Napoletana di Jazz con James Senese

È la prima settimana di settembre quella in cui il Pomigliano Jazz in Campania, giunto alla sua XX edizione, ci accoglie al rientro coi concerti più prestigiosi. Nella sua ormai classica versione itinerante, il festival coinvolge, oltre alla città di Pomigliano d’Arco, anche i comuni di Avella, Casoria, Cimitile, Ottaviano, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia e Somma Vesuviana.
Due settimane con concerti di qualità in location d’eccezione, inaugurati dallo svedese Bobo Stenson in trio con Anders Jormin Jon Fält al Palazzo Mediceo di Ottaviano (29 agosto)  e chiusi dal bosniaco Goran Bregovic con la Wedding & Funeral Orchestra (13 settembre), nella festa finale all’anfiteatro romano di Avella.
Archiviato il concerto al tramonto sul gran cono del Vesuvio col trio italo-brasiliano composto dalla tromba di Enrico Rava, la voce di Maria Pia De Vito e la chitarra di Roberto Taufic in un’inedita esibizione dal titolo “Sarau sul Vesuvio”, e il concerto al tramonto (6 settembre) del norvegese Eivind Aarset, che ha portato il suo Sonic Codex  quartet in scena tra i conetti vulcanici del Carcavone, bocche vulcaniche situate sul versante settentrionale del Monte Somma, nel comune di Pollena Trocchia, è tempo di dare uno sguardo alla programmazione da martedì 8 settembre.

Goran Bregovic chiude la XX edizione del Pomigliano Jazz all'anfiteatrto di Avella il 13 settembre

Il clou del programma prende naturalmente luogo nella città che ha lanciato il festival nel 1996, Pomigliano d’Arco. Al Parco delle Acque per due sere – 11 e 12 settembre – si alterneranno il cubano Omar Sosa con il suo Quarteto AfroCubano (unica data in Italia), il batterista, percussionista e compositore partenopeo Tullio De Piscopo che festeggia i 50 anni di carriera con il “Napoli Jazz Project” e l’Orchestra Napoletana di Jazz, diretta da Mario Raja, con un superospite: James Senese, il sassofonista simbolo del Neapolitan Power. Spazio anche ai dj set di Frank Diana (11 settembre) e del cuoco-poeta DonPasta con due differenti progetti tra cucina e musica dal vivo: il Coockin’ djset (8 settembre a Casoria) e Artusi remix (il 12 a Pomigliano).

Il matrimonio tra il buon cibo e il Pomigliano Jazz si rinnova anche nell’edizione 2015 del festival, forte del successo degli anni passati. In collaborazione con le condotte Slow Food VesuvioNapoli ed Agro Nolano, in occasione dei concerti verranno proposti diversi Itinerari enogastronomici con lo scopo di presentare ad un vasto pubblico la biodiversità agroalimentare dei nostri territori e l’importanza di preservarla nel tempo. Il tema dell’edizione 2015 di Note di Gusto nello spazio Osteria è lo Street Food di territorio, una tradizione secolare molto vivace a Napoli e poi diffusa in tutta la Campania. Come nella passata edizione proseguirà l’attività del Green Jazz, progetto finalizzato alla riduzione dell’impatto ambientale della rassegna, che quest’anno si arricchisce del contributo di Blablacar, network che mette in contatto automobilisti con posti liberi a bordo con persone in cerca di un passaggio. “Storie di Jazz – Venti anni di Jazz in Campania” è infine il titolo della mostra itinerante, raccontata in tutte le location del festival, che rappresenta un prezioso tassello verso la completa fruibilità, per appassionati e studiosi, dell’ingente materiale prodotto e conservato dalla Fondazione Pomigliano Jazz. La mostra rappresenta un ulteriore momento di avvicinamento a un prossimo evento più ampio su quello che ha offerto e rappresentato il jazz in Campania nell’ultimo ventennio e, in particolare, sul ruolo di Pomigliano Jazz.

 

INFO: www.pomiglianojazz.com

 

Rosa Criscitiello

Rosa Criscitiello
Uno spettacolo si può preparare in un mese. Improvvisare, invece, richiede una vita. (Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009).

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