TONFO NAPOLI, A UDINE ABBANDONA IL SOGNO SCUDETTO. Brutta sconfitta contro i friulani (3-1) dell’ex De Canio

UDINE – Gigi De Canio aveva provato a dare un’imbeccata a Sarri. “Attenzione, metterò 11 Tir davanti alla porta”. Una dichiarazione che, naturalmente, andava letta al contrario ma che la diceva lunga sul fatto che l’ex allenatore azzurro conoscesse forse più di ogni altro avversario il modo di giocare della squadra. E quindi il tecnico partenopeo doveva inventarsi qualcosa di nuovo, riuscire a trovare una soluzione sorprendente per conquistare una vittoria a Udine e invece ci ha messo 20 minuti per capire i motivi per i quali non riusciva a esprimere il suo gioco e come disinnescare le soluzioni d’attacco friulane. Ed è andato in bambola con una difesa inguardabile a tratti che ha subìto due ingenui calci di rigore uno dei quali neutralizzati dal sostituto di Reina. Poi ne ha preso uno per la follia di Gabriel e il terzo per un altro errore della difesa e in particolare di Albiol che dimentica di difendere su Teherau.

higuain

Higuain ha siglato il suo 30esimo gol, battendo ogni record di marcatura per il Napoli, un gol bellissimo valso il temporaneo pareggio. Ma poi ha rimediato due ammonizioni, la prima perché ha buttato via la palla dopo essere stato fermato su fuorigioco, la seconda per aver reagito alla provocazione di Bruno Fernandes, poi spingendo l’arbitro, dunque provando ad andare a farsi giustizia da solo al punto che per farlo uscire dal campo lo hanno dovuto trascinare fuori i compagni di squadra. Un’espulsione che gli costerà cara e che costerà cara al Napoli che rischia di non avere il suo capocannoniere per diverse giornate di campionato.

Una prova scialba, carica di inutili tensioni, che ha evidenziato anche i limiti mentali di questa squadra che sembra non essere riuscita a trasformare in rabbia, furore agonistico e determinazione il post sconfitta a Torino con la Juventus, giungendo a questo punto della stagione con qualche limite fisico e con i nervi a fior di pelle.

Domenica prossima al “San Paolo” arriva il Verona fanalino di coda ma poi ci sarà la gara di Milano con l’Inter. E alle spalle la Roma continua a macinare punti e a fare paura.

Pier Paolo Petino
Mi emoziona l'impresa sportiva, l'uomo che supera i propri limiti e vince. Lo sport come metafora della vita, raccontarlo è la mia passione.

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