SOCIAL FLIGHT ONE. A Expo 2015/ Padiglione della Kip International School ONU presentato il primo aereo al mondo costruito in carcere

Mediterraneo Sociale è la società consortile con sede a Napoli che coordina più di quaranta strutture integrate, nel segno di nuovi orizzonti dell’impresa sociale e del Welfare generativo. Non assistenzialismo, dunque, ma idee produttive che mettono al centro la libertà, i diritti, le relazioni. È sotto questa bandiera che è nato il Social Flight One, un vero aereo, un biposto in legno con doppi comandi interamente costruito in carcere, dai detenuti dell’Icatt (l’Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze) di Lauro di Avellino (Av), e presentato, ieri a Expo 2015, presso il padiglione della Kip International School delle Nazioni Unite. Il progetto dell’SFO è quello di Le Ali della Libertà, promosso dalla cooperativa L’approdo, patrocinata dalla Caritas di Avellino, e dall’associazione Il pioppo-onlus della rete di Mediterraneo Sociale, e finanziato con il Fondo Lotta alla Droga (legge 45/99) della Regione Campania. Il Social Flight One non rappresenta solo il prototipo di un mezzo di trasporto, ma di una intera filiera produttiva: la cooperativa Le Ali della Libertà, col sostegno di Mediterraneo Sociale, ha acquistato a Teggiano (Sa) una terreno con relativo hangar, adiacente alla superficie avio civile del Vallo di Diano.

SFO I

La cooperativa Le Ali della Libertà, che vanta nel suo staff la presenza di un pilota/progettista e di un meccanico specializzato, si propone così di costruire i prossimi velivoli, tra le officine interne alle carceri e l’hangar di Teggiano, che nel tempo sarà pure predisposto a servire da officina di manutenzione per altri aerei privati. Nella fattispecie, i semilavorati verranno realizzati sempre dando lavoro alle fasce più deboli, mentre gli aerei verranno realizzati presso la struttura di Teggiano. «Social Flight One è una novità assoluta per il mondo penitenziario, divenuta realtà nella città che ha dato i natali al pioniere del volo e deputato comunista Umberto Nobile», ci racconta Beppe Battaglia, storico operatore dell’associazione Il Pioppo- onlus, responsabile del Dipartimento Carcere e Cittadinanza di Mediterraneo Sociale e ideatore del progetto Le Ali della Libertà. «L’aereo sociale è un simbolo prima ancora che un prodotto – continua Battaglia – il primo aereo al mondo costruito non per evadere ma per riabilitarsi! E superare così lo stato di cose per il quale il lavoro in carcere è squalificato e squalificante, ripetitivo, pericolosamente prossimo allo sfruttamento e incapace di fornire un’autentica motivazione creativa. Per noi, invece, la re-inclusione non può che passare per la possibilità di tornare a immaginare la propria vita fuori dal carcere, oltre il carcere: portare un lavoro dignitoso e qualificante tra quelle mura significa dunque impegnarsi davvero a snidare potenzialità, risorse silenti, a realizzare sogni». «Il mondo carcerario rappresenta la più brutale rappresentazione dell’esclusione, forse anche la più simbolica – aggiunge il presidente di Mediterraneo Sociale Salvatore Esposito, che prosegue – L’impegno culturale e produttivo sintetizzatosi nel sogno del Social Flight One è la concretizzazione delle nostre migliori buone pratiche e rappresenta una possibilità senza precedenti per l’elaborazione di nuovi pensieri e conoscenze. Ma anche una risposta possibile alla crisi che viviamo, un investimento in più nella speranza. La rete di Mediterraneo Sociale, con l’acquisizione di un terreno e di un hangar a Teggiano, promuoverà un’inedita esperienze di impresa sociale e di inclusione».

 

 

Valentina Pagliuca

Valentina Pagliuca
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