SMARTWIG. Ora anche le parrucche diventano intelligenti

Colourful_wigs

Bene gli occhiali a realtà aumentata e il neonato orologio hi-tech da collegare al cellulare, ora però è il momento di puntare sulla testa. No, non sulle idee, sulla testa. Anzi sulle parrucche. E già, proprio dai capelli finti potrebbe arrivare una delle svolte più interessanti dei prossimi anni. A quanto pare la cosiddetta tecnologia da indossare mira ora a rivoluzionare una delle invenzioni più antiche, la parrucca appunto, per lanciare tutti in una nuova era da “super capelloni”. E c’è da crederci se la questione ha  già suscitato l’attenzione dei colossi di settore. In particolare è stata l’edizione on line della Bbc a rivelare che la Sony avrebbe depositato domanda di brevetto per  quella che in gergo viene definita “SmartWig”, letteralmente “parrucca intelligente”. Viene da chiedersi cosa possa avere di intelligente un ammasso di capelli posticci… Beh, la risposta è sorprendente. La SmartWig, quando sarà sul mercato, sarà capace di fornire informazioni di ogni genere. Potrà essere indossata sui capelli naturali e potrà elaborare dati e comunicare senza fili con altri dispositivi. Potrà ad esempio misurare la pressione o fornire indicazioni ai non vedenti. Certo, a pensarci è un po’ inquietante immaginare una società di parrucche sensienti, magari intente a segnalarci la presenza di una parrucca single nelle vicinanze o, perché no, a consigliarci quali film vedere al cinema. Del tipo: «Hai visto l’ultimo film con Brad Pitt?». E l’altro: «Volevo andare, ma dalla mia parrucca è venuta fuori una recensione deludente». Scherzi a parte, magari i parrucconi intelligenti saranno anche molto utili, ma di questo passo dove arriveremo?

Raffaele Nespoli

Raffaele Nespoli
Chi non conosce la verità è uno sciocco. Ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente. (Bertolt Brecht)

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