PARIS PHOTO. Ritorna l’evento annuale che trasforma la città nella capitale della fotografia

È il “mois de la photo” come direbbero i cugini d’Oltralpe, almeno nella capitale francese.

Puntuale, come ogni anno, Parigi diventa il fulcro di uno dei festival fotografici di maggior rilievo: il “Paris Photo”. Oltre cento spazi espositivi, appuntamenti e incontri, e in parallelo l’annuale fiera al Grand Palais dal 13 al 16 novembre che ospita le opere in vendita di 169 gallerie e provenienti da 35 paesi diversi. L’edizione di quest’anno è dedicata alla memoria di René Burri e a tre grandi temi:

La Méditerranée (Il Mediterraneo), a cura di Giovanna Calvenzi e Laura Serani, non più soltanto culla di civiltà, ma bacino di raccolta di stragi e guerre. Una moltitudine di lavori fotografici e video, da Venezia alla Sicilia, da Israele al Marocco, dall’Algeria alla Spagna , documentano questa terra parlando del turismo, delle storie drammatiche dei migranti, dei luoghi e dei modi di confronto delle sue culture.

Amateurs & Anonymes (Amatori e Anonimi), a cura di Valérie Fougeirol: tutti fanno foto. Un tempo rimanevano negli album di famiglia, oggi finiscono sui social, e senza rendersene conto, finiscono per modellare l’universo visivo contemporaneo. A volte poi emergono personalità celebri: cineasti, pittori o scrittori.

Infine l’intime (l’intimità) a cura di Jean-Louis Pinte, vera scommessa del secolo, eppure bisogno profondo.

Tra gli artisti in mostra, i nomi di tanti emergenti e i soliti noti e mostri sacri, come Diane Arbus, Eugène Atget, i coniugi Becher, Antoine D’Agata, Elliott Erwitt, etc. etc. Da non perdere la serie di Nixon sulle “sorelle Brown” fotografate anno dopo anno, dal 1975 ad oggi; la visione “on the road” di Todd Hido; il ritorno di Thaddaeus Ropac, con una personale di Robert Mapplethorpe presentato da Isabelle Huppert, che ha selezionato una trentina di fotografie dell’artista.

Per seguire tutti gli aggiornamenti, le news e consultare l’intero programma: http://www.parisphoto.com/paris/program

Giuliana Calomino

Giuliana Calomino
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. (da Demian di Hermann Hesse).

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