NOTTE D’ARTE 2015. Com’è andata…

Napoli è viva, Napoli è vita. Il cuore della città ha pulsato intensamente durante tutta la serata fino a tardi. Notte d’arte 2015 ha regalato un valore aggiunto alla magia che la città partenopea sta vivendo in questi giorni di festa. Commercianti sorridenti, bambini felici, coppie di ogni età che mano nella mano  guardavano con occhi “soddisfatti” le strade piene, tanti i  giovani interessati alle iniziative. Incontri, dibattiti, eventi hanno riempito gli spazi del Complesso di San Domenico Maggiore, di Piazza Dante, Piazza del Gesù, Piazza Salvo D’Acquisto (Piazza Carità).

“La cultura della pace” il mood della quarta edizione della Notte d’arte, tema con cui il  Presidente della Municipalità 2 del  Comune di Napoli,  Francesco Chirico ha “unito” le realtà del territorio: cittadini, musei, chiese, scuole del centro storico di Napoli. “È la cultura della pace che prescinde dall’orientamento religioso, politico, sessuale – afferma Chirico – La pace è un tema si attualità. È necessaria praticarla ogni giorno”.

Dal palco di Piazza Dante, realizzato nel nome di Amref Health Africa e grazie al sostegno di SNFIA, organizzazione sindacale, indipendente da partiti o movimenti politici, che rappresenta le Alte Professionalità Assicurative, ha preso il via, con il dibattito “L’incontro delle culture genera pace”, la Notte d’arte. Durante il tardo pomeriggio si sono esibiti in canzoni natalizie gli allievi, grandi e piccini, dell’Associazione Musica è Gospel e dell’Académie d’Art et Musique. Palco, che qualche ora dopo, ha accolto le guest Tony Esposito, Valentina Stella e Saba Anglana.

Guglielmo Micucci direttore generale di Amref Health Africa, presente nelle varie piazze,  ha spiegato che al Complesso di San Domenico Maggiore il  percorso esperienziale è stato creato per coinvolgere e sensibilizzare il pubblico sul tema dell’acqua in Africa. I cittadini hanno “sperimentato” le difficoltà delle popolazioni del Kenya di compiere un gesto per noi banale come l’approvvigionamento dell’acqua.  Allestita anche una mostra “Acqua è vita”, un’esposizione di opere di celebri vignettisti che, attraverso l’ironia delle illustrazioni, hanno sollevato riflessioni sul grave problema dell’iniquità nell’accesso all’acqua non solo in  Africa ma anche in altre parti del mondo economicamente svantaggiate.

Sorpreso soddisfatto tra i vicoli della città, il sindaco Luigi de Magistris che, nacchere alla mano, ha improvvisato, tra saltelli e giravolte, una meravigliosa tarantella. “La Notte d’Arte è una cosa stupenda. È fatta dal popolo della nostra città. Entri in un negozio e trovi chi ti prepara da mangiare mescolato alla tarantella napoletana. È una cosa straordinaria – racconta de Magistris – E questo piace moltissimo a noi napoletani ma piace anche ai turisti che vengono. Ai turisti Napoli piace. Qui trovano un’umanità, una cultura e una ricchezza che nessuno gli aveva raccontato. Questo è merito di tutti quelli che stanno dietro queste iniziative che non sono più i grandi eventi perché Napoli è ormai un rincorrersi di eventi quotidiani. Segno che questa città, tutto possiamo dire, tranne che sia una città morta, depressa, incupita che si è rinchiusa in se stessa.”.

A Piazza del Gesù si è tenuta l’anteprima invernale di Napoli Strit Food Festival, il festival dedicato al cibo da strada organizzato da Love Studio. Per  Giulio Cacciapuoti, Project Manager Love Studio, la Notte d’Arte è anche e soprattutto network tra più realtà, e  il Napoli Strit Food Festival ne è la prova, arrivato alla seconda edizione,  fino al punto di diventare poi un evento a sé sul Lungomare e che è ritornato ieri in una ”mini” versione. Tanto e tale l’entusiasmo che Cacciapuoti, d’accordo con Chirico, lancia l’idea di una Fondazione Notte d’Arte che possa far vivere di eventi il centro storico tutto l’anno.

Una “Notte dell’arte” per rivivere la storia e i tesori del Museo del Tesoro di San Gennaro in modo esclusivo. All’insegna della “memoria” storica e religiosa, l’Associazione Culturale NarteA ha organizzato “Januaria – Una Notte al Museo del Tesoro di San Gennaro”, una visita guidata teatralizzata per scoprire ambienti solitamente chiusi al pubblico, come l’appartamento del Domenichino, e conoscere le bellezze del Museo del Tesoro di San Gennaro.

Anche il Museo della Capella Sansevero ha riscosso il meritato successo con il suo appuntamento notturno “Una notte dal principe”, organizzato a sostegno di Amref Health Africa.

Sobrietà e  tanto “calore” al Chiostro di Santa Chiara  con l’associazione A.S.T.R.E.A. Gesualdo, di Gesualdo (AV), ha presentato al un’anteprima del Presepe Vivente di Gesualdo 2015. Nell’Irpinia dei borghi e dei castelli, tra le tante manifestazioni natalizie, il Presepe Vivente di Gesualdo rappresenta una virtuosa rappresentazione di religiosità, tradizione e storia in un contesto unico e quindi affascinante. Le strutture utilizzate per l’allestimento non solo del presepe ma anche degli stand, per i  prodotti da promuovere,   erano in  legno e “arricchite” con elementi della tradizione popolare Irpina. Costumi d’epoca fatti a mano per tutti gli addetti ai lavori.

“Quest’iniziativa diventa sempre più emblematica, rappresentativa, ricca. E tra l’altro devo dire che quest’anno il tema è lungimirante – afferma l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele – Quello che si presenta oggi è il risultato di un lavoro iniziato mesi fa ed è riuscito a cogliere un tema, quello della pace, di grande attualità. Questa iniziativa mi permette di ribadire ciò che ho detto più volte in questi giorni: questo è uno dei più bei Natale a Napoli di sempre”.

Ogni angolo del centro storico emanava “un’energia positiva”, una strana magia. La sensazione di benessere che si provava a camminare con una sfogliatella calda tra le mani o sentendo l’odore di una pizza appena sfornata, non è sempre viva in ognuno di noi. Forse la nostra città ha bisogno di essere vissuta di più, di essere amata ogni giorno perché Napoli ha bisogno di calore per regalarci emozioni, ha bisogno di sorrisi  per poterti sussurrare  ”scetat chest è a citta toj” (svegliati questa è la tua città) come ha fatto ieri sera.

Valentina Pagliuca
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