NAPOLI, LA VETTA E’ ANCORA SUA. Batte il Sassuolo al “San Paolo” e consolida il primato in classifica

Vede le streghe nei primi due minuti ma poi esorcizza anche lo spauracchio Sassuolo e blinda il primo posto. Un Napoli che dimostra di meritare la leadership del campionato travolge gli emiliani con un 3-1 che poteva anche trasformarsi in una goleada. Impiega circa due minuti a regolare il minimo al motore nella notte gelida del “San Paolo” e in quei 60 secondi lascia ai ragazzi di Di Francesco la possibilità di catapultarsi nell’area di rigore di Reina e di conquistare un rigore generoso che Falcinelli trasforma. Poi è solo Napoli. Capace di irretire i neroverdi, di ubriacarli con passaggi continui e inserimenti, da uno dei quali nasce il gol di Callejon, di testa, il primo in campionato che significa anche pari e energia per continuare a macinare gioco. Sarri imbriglia gli esterni del Sassuolo, li costringe a rincorrere, li blocca quando ripartono e crea costantemente superiorità in mezzo al campo chiedendo, ancora a  Callejon, di stringere al centro. Higuain esce dalle linee, tiene palla e consente a Hamsik e Allan di inserirsi. Proprio il Pipita segna il suo 19esimo centro su assist del capitano slovacco.

Nel secondo tempo, il gelo patito fino a quel momento sembra scomparire. Il Napoli avanza a ritmo di samba, ricordando quel football bailado del Brasile, shakerato in salsa partenopea. Higuain spreca almeno tre occasioni prima di piazzare la zampata vincente per il definitivo 3-1 e di affrettare: ”È il ritmo di chi deve continuare così, siamo in un buon momento e dobbiamo sfruttarlo. Dobbiamo riposare per martedì ed è importante continuare così. Per quanto mi riguarda, sto lavorando, sono in fiducia grazie al mister, grazie ai compagni, grazie alla società e devo continuare così. Ringrazio il mister. Devo continuare così, stare calmo e sfruttare il momento. Dobbiamo stare calmi, lavorare e aiutare la squadra a fare il massimo possibile”.

E martedì si ritorna in campo, per la Coppa Italia, con l’Inter ancora a Fuorigrotta. Per rimanere agganciati ai tre fronti, per sognare in grande, anzi in grandissimo.
ph credit: DANILO ROSSETTI
Pier Paolo Petino
Mi emoziona l'impresa sportiva, l'uomo che supera i propri limiti e vince. Lo sport come metafora della vita, raccontarlo è la mia passione.

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