MUORE IL PADRINO DELLA MUSICA HOUSE FRANKIE KNUCKLES. A soli 59 anni ci lascia l’ideatore del genere che ha cambiato il mondo della dance.

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Uno degli ultimi club italiani in cui è salito in console è stato il Nabilah. Esattamente il giorno in cui ha fatto rimbalzare dal suo Twitter su tutti i siti di stampa internazionale che Davie Guetta è un bluff. Franckie Knuckles è stato uno degli appuntamenti di punta del cartellone del beach club di Luca e Antonello Iannuzzi.

Frankie Knuckles, “The Godfather of House Music”, è morto la scorsa notte a 59 anni a causa di complicazioni relative al diabete di tipo II. La morte del DJ vincitore di un Grammy sarebbe dunque direttamente legata alla malattia che il producer aveva sviluppato durante la metà degli anni 2000, secondo il Chicago Tribune. Il suo socio in affari di lunga data, Frederick Dunson, ha confermato il decesso ieri, parlando di una morte improvvisa, sopraggiunta mentre il dj era a casa sua.

Knuckles è stato un protagonista assoluto della musica dance, con collaborazioni con nomi del calibro di  Michael Jackson , Luther Vandross , Diana Ross , Eterna e Toni Braxton

Il super dj David Morales ha confermato la notizia su Twitter : “Mi devasta dover scrivere che il mio caro amico Frankie Knuckles è morto oggi. Impossibile scrivere più di questo al momento . Mi dispiace.”

L’House Music prese il suo nome da quello del club Warehouse, storica residenza di Knuckles a Chicago dove, a partire dal 1977, il Frankie cominciò a sperimentare la musica da discoteca che si otteneva, grazie alle straordinarie abilità del dj, “mixando” dal vivo due dischi, con l’aggiunta di beat appropriati: il risultato erano “frasi” musicali di voci e fiati dal sapore del funky e della dance degli anni settanta che incontravano ritmi instancabili e scrivevano la storia di un dance hall melodico, musicalissimo, rivoluzionario.

Rosa Criscitiello

Rosa Criscitiello
Uno spettacolo si può preparare in un mese. Improvvisare, invece, richiede una vita. (Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009).

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