L’ALTRO OTTOCENTO. Il prestigioso catalogo della mostra al Convento di San Domenico Maggiore

Era stato annunciato il giorno dell’inaugurazione della mostra “L’altro Ottocento. Dipinti della collezione d’arte della città metropolitana di Napoli” il catalogo a corredo dell’omonima mostra che cittadini e turisti potranno ammirare al Convento di San Domenico Maggiore fino al 13 marzo. E, nella Sala del Capitolo, è stato presentato un prezioso lavoro, pubblicato da Artstudiopaparo, che va ben oltre un catalogo d’arte, diventando “esempio di bellezza ma anche strumento che rende possibile un’autentica conoscenza scientifica di un grande patrimonio e dimostrazione del fatto che amore e passione per la città, insieme alla competenza, fanno sì che a Napoli accadano cose davvero belle”, così l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele che ha presentato il lavoro insieme a Isabella Valente, curatrice della mostra e del catalogo; Luciano Garella, Soprintendente alle Belle Arti e Paesaggio del Comune e Provincia di Napoli; Arturo de Vivo, prorettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; Edoardo Massimilla, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, che ha definito il catalogo come “un importante tassello su un ripensamento in atto tra gli studiosi dell’Italia post unitaria”.

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Il Soprintendente Garella, dopo aver parlato della grandiosità del luogo e insieme della mostra, in un significativo intreccio di architettura, pittura e scultura, presta attenzione all’interazione tra giovani e studiosi che hanno dato vita al lavoro. Dal canto suo, de Vivo, fa notare anche che il lavoro curato da Isabella Valente non solo un catalogo che rende possibile la lettura della mostra ma una ricerca che ha condotto “l’attribuzione del quadro di Raffaele Limauro al suo vero autore. Fino gli studi appassionati e determinati di Isabella, A Mergellina, quadro in mostro era stato attribuito a una giovane pittrice”.

La chiusura dell’incontro è affidata alla curatrice. “Tra i dipinti in mostra e dunque in catalogo, molti non erano mai stati visti prima dal pubblico. E nel corso di questo lavoro non sono mancate le emozioni come il 70esimo quadro rubato, ritrovato e portato proprio qui a completamento del percorso espositivo”.

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L’ALTRO OTTOCENTO. DIPINTI DELLA COLLEZIONE D’ARTE DELLA CITTA’ METROPOLITANA
Il volume di oltre duecento pagine, contenente numerose splendide immagini dei dipinti esposti, due saggi storico-critici e ben 56 biografie degli artisti rappresentati nella mostra con riflessioni sulle 70 opere esposte, completato, infine, da un’appendice dedicata ai dipinti della collezione della Città Metropolitana ancora da recuperare, rappresenta un ulteriore tassello di un percorso di studio che intende affermare l’importanza di un periodo storico, che all’indomani dell’Unità nazionale vide la città di Napoli al centro dell’attenzione nella vita culturale e artistica italiana ed europea.

Il titolo, L’altro Ottocento, pone l’accento sulla riscoperta di artisti attivi tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima decade del Novecento poco noti al grande pubblico e su opere mai emerse prima. Infatti, ai nomi già noti come quelli di Migliaro, Marinelli, Sagliano, Altamura, De Nigris o De Sanctis, si affiancano artisti finora sconosciuti, obliati dalla critica novecentesca, come Pietro Vollaro, Antonio Corrado, Giuseppe Donadio e ancora Fabozzi, Vaccaro, Guidotti, Jannuzzi, Izzo, Nicoli, Passarelli etc., fino a giungere in ordine di tempo a Curcio, Viti, Limauro, Guardascione e Bacio Terracina che segnano nel primo ventennio del nuovo secolo l’apertura dell’ambiente artistico napoletano alle novità delle Secessioni europee.

La mostra inoltre permette la fruizione di dipinti ancora non esposti in una pubblica sede, essendo in massima parte conservati in un deposito del Pio Monte della Misericordia o negli uffici e nelle sale del palazzo della Città Metropolitana in piazza Matteotti. Attraverso la riproduzione dei settanta dipinti esposti, il catalogo passa in rassegna i principali generici pittorici che rappresentano il gusto variegato del collezionismo del tempo: gli ambienti familiari, i paesaggi, le scene di moda e quelle storiche, le arti e i mestieri di un periodo storico caratterizzato da grandi fermenti culturali nel teatro, nella musica, nella letteratura e nel giornalismo.

Soffermarsi sulle immagini dei dipinti è anche l’occasione per rivivere i luoghi della città in un tempo non troppo lontano.

Il volume è una testimonianza della volontà del Comune di Napoli di valorizzare i tanti preziosi tesori ancora celati della città, non soltanto facendoli uscire dai depositi e dagli uffici, ma anche ponendoli al centro di studi e ricerche capaci di farne conoscere l’importanza da un punto di vista storico e artistico.

MOSTRA
L’ALTRO OTTOCENTO. DIPINTI DELLA COLLEZIONE D’ARTE DELLA CITTA’ METROPOLITANA
CONVENTO DI SAN DOMENICO MAGGIORE
FINO AL 13 MARZO
TUTTI I GIORNI DALLE 10.00 ALLE 19.00

 

 

Francesca Scognamiglio Petino
Immagino la comunicazione come una donna affascinante e intrigante. Sguardo sicuro e deciso. Una donna che ama le sfide e ama vincerle!

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