IL NAPOLI BUTTA AL VENTO UNA VITTORIA. Pari con l’Inter e polemiche contro le scelte di Benitez

E’ vero il Napoli ha buttato al vento una vittoria. Contro l’Inter, sul 2-0 (gol di Higuain e Hamsik) a 20 minuti dalla fine, la squadra di Benitez non è riuscita a tenere più il campo ed ha consentito ai nerazzurri di rimontare e pareggiare con un generoso rigore sul finire del match. E’ vero, tra l’altro, che non è la prima volta che gli azzurri si fanno rimontare. Ma da qui a considerare Benitez uno che non riesce a “leggere le partite in corsa” che “sbaglia i cambi” e che “non varia mai il modulo”, mi pare piuttosto ingeneroso. Il calcio è una competizione nella quale si affrontano due squadra e quando i valori in campo si equivalgono spesso sono i singoli atleti a determinare, nel bene e nel male, l’esito della gara. Dunque, se proprio si vuole andare a spaccare il capello (ma non solo…) non si può negare che: nel primo tempo il Napoli meritava almeno un doppio vantaggio e ancora non si comprende come abbai fatto Higuain a scaraventare un’occasione ghiotta alle stelle; il rigore assegnato da Rocchi nasce da un’ingenuità difensiva di Henrique che se se la fosse risparmiata oggi forse staremmo a parlare d’altro.

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Il dubbio è necessario perché, a differenza di ciò che sostengono quelli che hanno la verità i tasca e dei solini che sanno tutto solo a partita finita, nel calcio non esiste la controprova alle tesi accampate in maniera più o meno astrusa. E allora nessuno si sorprenda se alla vigilia del match di Europa League contro la Dinamo Mosca Benitez dica ”Per ora sono a Napoli, non so cosa potrà accadere dopo. Ho allenato in Spagna, Inghilterra, Italia. Non avrei alcun problema a provare un nuovo campionato, se ci fosse l’offerta giusta al momento giusto, con la squadra giusta”. Lo spagnolo lo racconta a France Football e non è un buon segnale. Si dice che Aruelio De Laurentiis, che quest’anno ha potuto aumentare l’appannaggio suo e della famiglia grazie ai conti in ordine del club, stia pensando di mettere a disposizione dell’allenatore un aereo per consentire a lui e alla sua famiglia di incontrarsi più spesso (pare proprio che la lontananza per Benitez sia uno degli aspetti più deleteri e che spigherebbe l’allenatore a cambiare aria).

Ma anche questa lusinga non avrebbe ancora fatto presa su Rafa. Ma cosa spingerebbe l’allenatore più vincente degli ultimi due anni a restare in azzurro? Forse uno come Maradona. A Napoli tutti ancora sono pazzi dell’argentino e Benitez non nega che gli sarebbe piaciuto allenare uno come il Pibe, anche se non era un tipo facile da gestire. ”Sarei stato in grado di gestire Maradona – dice – Mi piace lavorare con i sudamericani. Parliamo la stessa lingua, questo è già un vantaggio. Tuttavia, non stiamo parlando di un giocatore normale. Questo è uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, molti qui pensano che lui sia il più grande. Ovviamente non avrei trattato un campione di quella portata, come un altro giocatore. Non possiamo trattare tutti i giocatori allo stesso modo. Devi essere giusto con tutti, che non è la stessa cosa”. E allora proviamo a parlare con Diego, magari lui riesce a convincere Benitez a restare a a Napoli.

Pier Paolo Petino

Pier Paolo Petino
Mi emoziona l'impresa sportiva, l'uomo che supera i propri limiti e vince. Lo sport come metafora della vita, raccontarlo è la mia passione.

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