IL NAPOLI AFFONDA A BERGAMO. L’Atalanta lo prende a pallate

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La sconfitta di Bergamo, maturata dopo una partita in cui il Napoli è stato letteralmente irritante, racchiude due verità: la prima è che nel calcio le motivazioni, la determinazione e la voglia sono ingredienti che superano anche il divario tecnico e la classe (la scorsa settimana il Napoli aveva battuto l’Atalanta passando il turno in Coppa Italia); l’altra è che il gol dell’ex è sempre in agguato (Denis ne fa due e ridicolizza la già scarsa difesa azzurra, il terzo è opera di Moralez ma la nota è buona solo per il tabellino).

A fine gara Benitez attribuisce all’errore dei singoli la disfatta e se si considera la papera di Reina sul primo gol, il liscio di Inler sul secondo e lo scivolone di Fernandez sul terzo ci può stare. Ma alzi la mano chi è convinto della formazione mandata in campo dal primo minuto, con Zapata al posto di Higuain e Pandev al posto di Hamsik e con Jorginho in panchina. La verità è che il Napoli balbetta, sia in campo che fuori. Il mercato d’inverno non ha offerto i colpi desiderati, l’addio di Cannavaro ha invelenito l’ambiente e il ritorno in campo di Zuniga sembra sempre più lontano. Volendo a tutti i costi vedere il bicchiere mezzo pieno ci si può appigliare al fatto che Behrami sta per tornare utile alla causa e che Jorginho, quando ha giocato, ha ben impressionato. Ma perché Hamsik è di nuovo in panca? Pare che si sia forzatamente riposato abbastanza, anche la vicinanza con la gara dell’Olimpico di mercoledì non sembra una seria minaccia all’integrità fisica del calciatore…ammesso che stia bene davvero. Troppi dubbi e troppi gol subiti. Un male che il Napoli difficilmente sanerà in questa stagione e, se arriveranno fischi sonori, stavolta nessuno urli alla lesa maestà.

Pier Paolo Petino

 

Pier Paolo Petino
Mi emoziona l'impresa sportiva, l'uomo che supera i propri limiti e vince. Lo sport come metafora della vita, raccontarlo è la mia passione.

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