GUADAGNA CHE TI TASSO

tasse

Come promesso, il nostro caro Presidente Del Consiglio ha annunciato un sostanziale ritocco alla tassazione sulle “rendite finanziarie”.

Premesso che il termine “rendite finanziarie”  non è del tutto appropriato, la realtà è che ancora una volta i risparmiatori verranno penalizzati con tasse e balzelli.

Cosa cambia rispetto alla vigente normativa?

In realtà, oltre l’aumento dell’aliquota dal 20% al 26%, per ora nulla.

Tengo a precisare che, come il precedente provvedimento, questo non tocca i guadagni derivanti da titoli emessi dallo Stato Italiano (BOT, BTP, CCT, CTZ), per i quali la tassazione è del 12,5%.

Rimane inoltre inalterata al 20% la tassazione sugli interessi di conti correnti e conti deposito.

La tassazione al 26% verrà quindi applicata su cedole di obbligazioni, dividendi azionari e sugli incrementi di capitale (capital gain) derivanti da investimenti in azioni, obbligazioni, derivati, fondi comuni di diritto italiano, SICAV, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi dal contenuto finanziario.

La vera fregatura però non sta solo nell’aumento dell’aliquota ma, ancora una volta, dalla totale assenza di possibilità di compensazione tra strumenti omogenei.

Facciamo un esempio: se oggi compro quote di un fondo/sicav X per €100 di controvalore e domani lo rivendo a 90 (quindi ci perdo), non devo nulla a nessuno, e ci mancherebbe altro.

Se però i miei 90 li reinvesto e riesco a recuperare la perdita rivendendo a 100, pago 2.6, ovvero il 26% di 10. Grazie alla tassazione, dunque, non ho recuperato tutta la somma, ma dalla vendita ricavo 97,4.

In realtà il legislatore ha previsto una specie di compensazione, ma tra strumenti non omogenei.

Le perdite sul risparmio gestito (fondi, sicav e simili) possono essere compensate con i guadagni sul risparmio amministrato (azioni, obbligazioni e simili).

In sintesi, per poter usufruire di questa agevolazione, devo aumentare il livello di rischio, dato che acquistare singoli titoli è normalmente più rischioso che comprare quote di fondi.

Come fare fronte a tutto questo?

Per fortuna esistono un paio di “uscite di sicurezza” per gestire le compensazioni al meglio.

Sto parlando dei cosiddetti “contenitori”: Gestioni Patrimoniali in Fondi (GPF) oppure prodotti di matrice assicurativa ma con contenuto finanziario.

In entrambi i casi il 26% viene pagato solo quando si liquida l’investimento, quindi alla fine del loro ciclo di vita.

Naturalmente non tutti gli strumenti sono adatti alle esigenze di tutti, quindi prima di sottoscrivere prodotti del genere, allettati da questa caratteristica, cercate di capire bene, assieme a chi vi segue, se il prodotto è realmente adeguato a voi.

(ph formiche.net)

Dario Viviani – Private Banker | dviviani@bancafideuram.it

 

 

 

Dario Viviani
I mercati "toro" nascono dal pessimismo, crescono con lo scetticismo, maturano nell'ottimismo e muoiono sull'euforia. Il periodo di massimo pessimismo è il migliore per comprare, e il periodo di massimo ottimismo è il migliore per vendere. (Sir John Templeton > Fondatore di Franklin Templeton Investments).